Il Sindaco D’Ottavio la smetta di illudere il Comitato (leggi...) e tutti gli ortonesi. Il comitato deve sapere che nel consiglio comunale del 27 marzo (leggi...) è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato dall’opposizione con il quale si chiede al Commissario ad acta di mantenere il Punto Nascite di Ortona attivo (leggi...), assicurando ogni iniziativa per garantite sempre maggior sicurezza dei nascituri e delle madri e di sospendere e ritirare immediatamente il Decreto Commissariale 10/2015 (leggi il dossier...), che disponeva la chiusura dei punti nascita di Sulmona, Atri, Ortona e Penne (leggi... e leggi...).
I cittadini sanno cosa hanno fatto gli amministratori locali per la difesa del Punto Nascite e hanno visto con i loro occhi chi è stato al loro fianco in tutte le manifestazioni. Non si può generalizzare. Il Comitato deve sapere cosa ha fatto il Sindaco fino ad ora:
-non è stato mai presente in Consiglio Regionale al fianco degli altri Sindaci per difendere il Punto Nascite di Ortona, tranne una volta quando si doveva discutere una risoluzione del centro sinistra che poi non è arrivata in aula per beghe partitiche;
-ha votato contro due emendamenti del sottoscritto alla mozione di richiesta di incontro al Ministro Lorenzin (leggi...) con il quale in uno chiedevo di sostenere iniziative popolari di sostegno contro la chiusura del Punto Nascite, per poi sfilare l’8 marzo al fianco dei cittadini e cittadine (video...), nell’altro di unirsi ai sindaci di Sulmona, Atri e Penne per rafforzare congiuntamente la protesta contro la chiusura dei Punti Nascite;
-nel primo consiglio comunale in cui è stato discusso l’argomento si è approvato una mozione con la quale si impegnava il Sindaco a chiedere un incontro con il Ministro Lorenzin per rappresentare le ragioni del nostro territorio. Cosa ha fatto il Sindaco ? E’ andato ? a noi non risulta.
La realtà è che questa amministrazione e il Sindaco nulla hanno fatto e quel poco che è stato fatto è arrivato troppo tardi e male. Tutto questo per non urtare la suscettibilità degli amici governanti regionali di centro sinistra e ignorando la disperazione dei nostri concittadini e concittadine che chiedevano solo di continuare a nascere ad Ortona.
Oggi, al di là delle dichiarazioni di facciata, abbiamo un’ultima chance, quella del ricorso al T.A.R. per impugnare il Decreto Commissariale 10/2015, che è stato ratificato in data 27 marzo dal Collegio di Direzione Aziendale (leggi...) decretando non solo la morte del Punto Nascite ma anche la soppressione della UOSD di Ginecologia e Ostetricia e Pediatria. Solo così possiamo continuare a sperare e far valere le nostre ragioni. E’ inutile continuare a dire bugie, bisogna attivarsi subito con l’ufficio legale del comune al fine di predisporre tutti gli atti necessari per l’impugnazione del decreto commissariale, così come stanno già facendo i sindaci di Atri, Penne e Sulmona.
Il ricorso al TAR, inoltre, deve essere presentato entro il 10 aprile, data in cui decorrono i 60 giorni utili per l'impugnazione a partire dall'emissione del Decreto Commissariale n.10 (emesso il 11/02/2015).
Caro Sindaco, se giovedì 9 andrà al Consiglio Regionale, abbia il coraggio di fare un ultimo gesto d’amore verso la sua città e preannunci il ricorso agli amici Luciano D’Alfonso e Silvio Paolucci (leggi...) che, dopo aver vinto le elezioni regionali anche grazie a Ortona, hanno dimenticato in pochi mesi la nostra città .
Il Consigliere Comunale Leo Castiglione