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Antichi Sapori, tutte le novità gastronomiche e tematiche della 21esima edizione

Dal 10 al 16 agosto 2015, una sagra per fare esperienza a tutto tondo del nostro territorio

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AGGIORNAMENTO 16/08/2015
Causa condizioni meteorologiche incerte, i fuochi piromusicali attesi per questa sera sono rimandati a domani, lunedì 17 agosto 2015 alle ore 23:30.
Contestualmente, la Sagra degli Antichi Sapori verrà regolarmente svolta sia questa sera che domani sera.


Anche quest'anno, dal 10 al 16 agosto 2015, l'associazione PromOrtona torna a dar vita al quariere Terravecchia con la sagra Antichi Sapori. Presentata in conferenza stampa la 21esima edizione che si prospetta essere un campionario ricco di iniziative a 360 gradi di tutto quanto è cultura, storia, tradizione e gusto, in linea con il tema di Expo 2015 e con attenzione anche al progetto Ideale che sta impegnando le città e le amministrazioni comunali di Ortona, Francavilla e Pescara. Lungo il percorso della sagra saranno posizionati anche dei richiami che guideranno alla scoperta delle bellezze della nostra terra e del nostro mare. Come ha riassunto il consigliere comunale Franco Musa, nella 21esima edizione "sarà tutto a disposizione, terra e mare, non solo in senso enogastronomico".

Merita particolare attenzione l'icona che contraddistingue ormai da 21 anni e tuttora funziona da richiamo alla sagra, sulla quale è sorta una importante riflessione. Franco Musa: «Quest'icona è stata molto importante per noi, nel corso degli anni ha consolidato il progetto. Infatti, è talmente conosciuta che ci fa risparmiare anche in senso di pubblicità perché da lungo tempo abbinata all'iniziativa. Sollecitati dall'associazione Donn'é e in ottemperanza alla delibera adottata dal consiglio comunale sul non sfruttamento dell'immagine della donna, siamo giunti alla conclusione che vorremmo cambiarla. E' un'operazione per noi impegnativa, ma necessaria. Infatti, in accordo con Donn'é, alla fine di Antichi Sapori, sarà indetto un concorso per le scuole superiori, per studiare l'immagine da usare nella 22esima edizione». Francesca Di Muzio, presidente dell'associazione Donn'é, ha espresso il suo ampio apprezzamento a nome dell'associazione riconoscendo la grande sensibilità e attenzione dimostrata dall'associazione PromOrtona nei confronti del tema.

Sempre continuando sull'icona della sagra e sul manifesto: «Questo è l'anno dell'expo 2015. Non a caso infatti il manifesto richiama i colori dell'expo nelle "O" di Ortona. L'Abruzzo all'Expo sta sviluppando proprio il discorso terra-mare. Noi -spiega Musa- vogliamo dare un piccolo segno per ricordare che l'Abruzzo è una regione di terra-mare, anche in considerazione del fatto che il 90% delle persone che ci frequentano sono di fuori regione, a conferma del nostro intento di far conoscere la città possibilmente in ogni suo aspetto».

Molte le collaborazioni con associazioni ortonesi. Il Club Alpino Italiano di Ortona e Ortona Sub, nel pieno spirito dell'evento, rappresenteranno rispettivamente la montagna e il mare. Infatti le associazioni allestiranno una mostra all'interno di un locale di Corso Matteotti, nella quale sarà possibile osservare le migliori immagini e fotografie del mare e della montagna a cura delle associazioni. L'Associazione Marinai d'Italia di Ortona, in occasione degli 80 anni dalla fondazione, avrà uno spazio per l'esposizione del modellismo. Ritornano anche le botteghe di artigiani e mestieri antichi. Sempre in linea con il tema di Expo 2015, Valerio Politi con la sua associazione proporrà una mostra di fotografie a tema "il cibo"

Per il secondo anno di collaborazione con il MuBa, verrà riproposta un'esperienza che ha riscosso tanto favore: i commensali potranno rivivere la Battaglia di Ortona, conosciuta in tutto il mondo come la "Stalingrado D'Italia" per la sua violenza, tramite i video con le testimonianze dirette dei sopravvissuti. Nino Fezza: «L'idea nasce dal tentativo di portare fuori il museo e tenere sempre vivo il legame con la storia di Ortona. Sarà possibile osservare dei piccoli quadri che raffigurano la vita sia dei militari che dei civili durante la guerra».

Durante tutta la settimana vi sarà l'apertura straordinaria dell'Istituto Tostiano, aperto al pubblico con visite guidate gratuite dalle 21 alle 24. In concomitanza anche con la già aperta mostra di strumenti storici del maestro Renato Treddenti, che resterà aperta fino al 23 agosto. Inoltre, Mercoledì 12 alle ore 21:30 vi sarà anche il Music Day Carlo Sanvitale, in collaborazione con l'associazione "Amici della Musica G. Albanese". All'Enoteca Regionale, in occasione della sagra, saranno organizati mini corsi di assaggio di olio e vino. La Basilica di S. Tommaso e il museo saranno visitabili tutte le sere. Aperta anche la Biblioteca Diocesana. 

Tutto l'aspetto delle animazioni sarà interamente curato dall'Accademia dello Spettacolo, di Gabriele De Guglielmo: «Tutte le sere vi saranno animazioni medievali con combattimenti, giocolieri, mangiafuoco e danzatrici del ventre. Eccezion fatta per la prima sera che sarà una serata di gala. Animazioni musicali in tutte le piazzette con la partecipazione di musicisti ortonesi. Per rimanere nel tema di Expo, abbiamo proposto "assaggi di spettacoli", ogni sera sarà proposto uno spettacolo diverso».

«Grazie all'Amministrazione Comunale -anticipa Musa- la novità è che quest'anno Antichi Sapori avrà a disposizione anche il Castello Aragonese, location nella quale si terranno gli assaggi di spettacoli. Il giorno 10, per la notte di S. Lorenzo, al Castello dalle 23:30 in poi un astrofisico verrà a raccontare perché le stelle cadono ed altre curiosità sui corpi celesti. Poi, spumante a mezzanotte con l'atmosfera giusta a cura dell'Accademia dello Spettacolo. In più, dopo tre anni di assenza e innumerevoli richieste pervenute da tutta Italia, il giorno 16 tornano i fuochi piromusicali al Castello. Evento che abbiamo scoperto essere molto atteso da parte del pubblico. Ovviamente, con tutte le dovute precauzioni onde evitare episodi spiacevoli, grazie all'aiuto della protezione civile e dei vigili del fuoco».

Tornano i piatti della tradizione ortonese, con la "pasta ai pelosi", la pasta con pannocchie e patate, arrosticini, salsicce arrosto, fritture di pesce, antipasti di mare, "crespelle", nevole e pizzelle, "marrocche", "agnelle chèsce e òve", "pallotte chèsce e òve", gnocchi al sugo di papera, "pizze e fuoje" e tanti altri piatti ancora. Continuando sul menu, Musa introduce le principali novità: «Per la prima volta, viste le richieste del mercato, introduciamo il cerasuolo. Oltre a trebbiano e montepulciano che c'erano già, vi sarà anche la birra artigianale a caduta in due postazioni: vicino agli arrosticini e nella piazzetta dei pescatori. Quest'anno abbiamo avuto un'attenzione particolare ai bisogni di celiaci e vegani. Infatti, abbiamo scoperto che alcuni piatti tipici della tradizione culinaria sono indicati a soddisfare anche queste richieste. Per questo motivo, abbiamo contrassegnato i piatti per i celiaci e per i vegani lungo il percorso».

Nadia Di Sipio: «Questo è un evento oramai conosciuto e riconosciuto non soltanto da Ortona ma anche d tutti i turisti che chiedono dell'evento, a dimostrazione della sua importanza e della forza attrattiva. Promuove la città nella sua interezza, con le sue tradizioni e la sua cultura valorizzando le nostre radici e facendoci conoscere per quello che veramente siamo. Ringrazio Franco Musa e l'associazione PromOrtona per questa iniziativa che portano avanti da vent'anni. Sono molto orgogliosa del fatto che esistano associazioni che lavorano in questo modo per la promozione del territorio e sono molto contenta anche per l'accoglienza nei confronti della delibera sull'immagine della donna e mi rendo conto che significa fare un passo importante. Ma questo dimostra ancora di più la sensibilità e l'attenzione a tutto tondo, anche nei confronti di una tematica non direttamente correlata all'occasione. Antichi Sapori è l'occasione per assaporare le vecchie tradizioni ma è anche un'esperienza di rievocazione del passato e di tutto ciò che merita memoria».

Al termina della conferenza stampa, Musa non poteva che chiudere con la tradizionale frase di buon auspicio: «Un'altr'anno non la facciamo la sagra...»

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