«Il ministro Boschi si è impegnato a considerare le nostre ragioni in sede di una decisione attesa per il 28 febbraio» così riferisce il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, al termine di una serie di incontri volti a scongiurare la soppressione del Tar sezione distaccata di Pescara.
«Dopo aver incontrato sulla questione il vice presidente del Csm, Giovanni Legnini - riferisce Alessandrini - mi sono recato in Senato dove, insieme alla senatrice Ncd Federica Chiavaroli, abbiamo posto al ministro per le Riforme e i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, l'inopportunità di procedere alla soppressione del presidio pescarese di giustizia amministrativa». Il 28 febbraio prossimo è il termine entro il quale il Governo deve presentare al Parlamento la Relazione sulla riorganizzazione dei Tar, sentito il Consiglio della Giustizia Amministrativa.
Il termine iniziale era il 31 dicembre 2014, scadenza che però il Governo non ha rispettato. Tale relazione è indispensabile per evitare la soppressione automatica della sezione staccata dei Tar di Pescara, Parma e Latina. L'iniziativa del sindaco Alessandrini fa seguito ad attività istituzionali formalizzate agli inizi di luglio 2014 con il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso.
«Il mantenimento della sede - afferma il primo cittadino di Pescara - è un vantaggio per la comunità e tutti coloro che hanno responsabilità politica sono impegnati a scongiurarne la soppressione, non in ragione di sterili campanilismi, ma alla luce di dati concreti e studi scientifici compiuti dall'Università d'Annunzio circa la collocazione geografica, il carico di lavoro e l'organizzazione degli uffici pescaresi, che abbiamo sottoposto al ministro e che sono proprio nel senso dell'efficienza del Tar Pescara la cui eventuale soppressione determinerebbe solo un aumento dei costi e dei sacrifici per la collettività, senza apprezzabili vantaggi in termini di risparmi di spesa e di efficacia del servizio»