Subito operativi i Centri Antiviolenza ANDDOS

Dal 1 marzo le sedi sono operative ad Ancona, Montesilvano e Roma

Redazione
02/03/2015
Attualità
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Varato il grande progetto pilota dell'Associazione Nazionale ANDDOS per il Centro Italia: dal 1 marzo sono ufficialmente entrati in funzione i Centri Antiviolenza, già operativi nelle sedi regionali di Abruzzo (presso il Circolo Rainbow di Montesilvano), Lazio (presso il Circolo Europa Multi Club di Roma) e Marche (presso la Cooperativa Coos di Ancona). 

Davanti ad una numerosa ed attenta platea intervenuta nella sala auditorium dell'Aurum di Pescara, si è svolta la conferenza stampa di presentazione del progetto, totalmente finanziato dall'Associazione ANDDOS ( il più grande movimento LGBT in Italia per numero di iscritti: 126.000 associati), alla presenza dei responsabili dei Centri Antiviolenza e dei rappresentanti delle istituzioni. 

A chi si rivolgono questi Centri Antiviolenza? «Sono dedicati alle coppie ed alle persone LGBTIQ – ha spiegato il presidente nazionale Mario Marco Canale di ANDDOS - che si trovano in situazioni di disagio sociale, proprio perché spesso vittime di violenza, non solo in ambito domestico. Si tratta di un nostro progetto pilota in partenariato con l'Associazione di Promozione Sociale – Centro Antiviolenza Donn-è di Ortona. I nostri Centri si avvalgono di eccellenti professionisti, specializzati in ambito medico, psicologico e legale per garantire una mirata consulenza continua, anche per via telematica, grazie alla sinergia con il portale di assistenza “One Question”: l'idea che ha mosso questo precedente progetto di ANDDOS, già operativo da novembre scorso in tutto il territorio nazionale, è nato proprio nella necessità, attraverso un linguaggio semplice e diretto, di affrontare alla radice certi tabù sociali sulla sessualità e l’affettività, per rimuovere tutte le discriminazioni e riuscire ad aiutare concretamente moltissime persone anche sul piano delle relazioni e dell'integrazione sociale». 

Alla conferenza di presentazione, oltre al presidente nazionale Canale, sono intervenuti in qualità di relatori il presidente Antonio Bubici del Collegio dei Garanti di ANDDOS, la presidente Francesca Di Muzio del Centro Antiviolenza Donn-è di Ortona, Gianni Di Marco responsabile Centri Antiviolenza Abruzzo e Marche, lo psicologo e docente universitario Danilo Musso, esperto in mediazione familiare, psicologia giuridica e penitenziaria. Toccati temi importanti nel corso del dibattito: l'importanza dell'assistenza alle vittime di violenza, la tutela processuale di chi subisce violenza non solo in ambito familiare, la mancanza in Italia di una legge contro l'omofobia e transfobia che tuteli tutta la comunità LGBT. Preziose le testimonianze di Pina Ferrario Fazio, Consigliera di Parità Effettiva per la Provincia di Ancona, di Cinzia Maria Rossi dell'Associazione Italiana Famiglie Emigrate di Pescara, gli psicologi Tullio Bonelli (responsabile psicoterapeuta ANDDOS) e Stefano Burattini di Ortona (esperto in studio e supporto psicologico, già educatore presso Casa Famiglia di Teramo), presenti anche molte associazioni di Abruzzo e Marche molto attive sui rispettivi territori contro la violenza di genere. Ha moderato il dibattito la dott.ssa Romina Remigio.

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