A tre anni dalle elezioni il PD, partito di maggioranza e partito del sindaco in carica, non sa ancora come governare questa città.
Nonostante si siano susseguite più giunte in cui vi è stata sempre ampia rappresentanza del partito del sindaco, il PD continua a emettere documenti, ultimatum, minacce e a chiedere di essere rappresentato. Addirittura nell’ultimo documento uscito dal Coordinamento cittadino (leggilo qui...) si chiede al sindaco l’attuazione del programma elettorale, con una serie di punti importanti ormai noti alla città, a dimostrazione che la inadempienza di tale programma non è da imputare unicamente a questa giunta ma evidentemente anche a tutte le altre precedenti.
A dimostrazione che il PD troppo concentrato sulle beghe personali e personalistiche ha perso di vista completamente il bene della città e dei suoi cittadini. L’immobilismo di questa amministrazione è figlio della diatriba tutta interna al partito e intanto la città muore abbandonata a se stessa senza alcuna possibilità di salvezza. Basti pensare a quanto tempo si è perso prima che si prendesse una posizione chiara e netta contro la chiusura del Punto Nascite oppure a come si è affrontato il delicato tema del deposito GPL, su cui prima si è deliberato addirittura di giunta e oggi si ammette la poca conoscenza del progetto.
Tutto questo in realtà, e l’ultimo documento del PD (leggilo qui...), è la dimostrazione che è solo un gioco al rialzo per ottenere qualcosa in più dal sindaco, se invece non è così i consiglieri comunali che hanno condiviso quel documento hanno di fatto dichiarato il fallimento dell’operato dell’amministrazione d’Ottavio, devono quindi assumersi la responsabilità di firmare per mandare a casa il sindaco. In caso contrario i consiglieri, visto che non condividono la linea del sindaco, dovrebbero dimettersi e non invece restare saldamente attaccati alla propria poltrona e al proprio status di consigliere comunale.
Questa è la fotografia di un’amministrazione frantumata, in perenne lotta e senza alcun obiettivo comune, come possiamo allora pensare di affrontare con la forza necessaria tematiche importanti che determineranno il futuro di questa città come il parco della costa teatina, il porto, il deposito GPL, il problema del lavoro, l’ospedale?
Il consigliere comunale Leo Castiglione