"Km zero della fotografia – approfondimento sulla teoria della Slow Photo", seminario per approfondire la teoria della slow photo a cura dei fotografi Mario Beltrambini e Sauro Errichiello
Venerdì 10 aprile 2015 alle 21,30 nella Sala Rotary della bilbioteca comunale di Ortona è iniziato il workshop di tre giorni tenuto dai fotografi Mario Beltrambini e Sauro Errichiello per approfondire la conoscenza dello spirito della fotografia slow, attraverso l’apprendimento e l’esplorazione di diverse tecniche fotografiche legate alla costruzione dell’immagine e della narrazione fotografica.
Il workshop è organizzato da Ortona FIIT (Fotografia In Itinere) 2014/15 che è l’insieme delle iniziative fotografiche che si sono svolte da ottobre e che si concludono ad aprile ad Ortona, promosse dall’associazione "A passo d’uomo Asd e Aps", che comprende al suo interno una sezione fotografica (fotOrtona).
Mario Beltrambini e Sauro Errichiello hanno illustrato i mezzi e le tecniche per potersi raccontare, pensare e dare sostanza a un progetto fotografico "Slow".
La Slow Photo è una fotografia riflessiva che si pone in alternativa e in antitesi alla fotografia fast, "mordi e fuggi".
Il fotografo Mario Beltrambini, è tra gli ideatori e promotori del Manifesto della Slow-Photo nonché fra gli organizzatori di Savignano Incontri, Luglio Fotografia e SI FEST. Inizia a fotografare da autodidatta nel 1980 partecipando a concorsi fotografici nazionali. Dopo una breve esperienza, non soddisfatto di questo fine fotografico che sente troppo limitativo alla propria creatività, rivolge il suo stile verso una fotografia più impegnata, dedicandosi alla realizzazione di proiezioni multivisive. Oggi si muove in ambito concettuale preferendo la fotografia stenopeica ed i materiali Polaroid.
La stenoscopia è un procedimento fotografico che sfrutta il principio della camera oscura per la riproduzione di immagini. La fotocamera utilizza un foro stenopeico, in pratica un semplice foro posizionato al centro di un lato della fotocamera, come obiettivo.
Sauro Errichiello, vice presidente del circolo fotografico “Cultura e immagine” di Savignano sul Rubicone, inizia nel 2008 a costruire macchine fotografiche per soddisfare la sua esigenza personale di rappresentare l’essenza dell’immagine. Dapprima costruisce macchine a "foro stenopeico" per sperimentare prospettive estreme e tempi lunghi di esposizione. In seguito sviluppa un interesse nella costruzione di apparecchi più grandi per l’uso di pellicole di grande formato che impongo una azione più meditativa per lo scatto.
In un’epoca di dominio dell’immagine vale la pena pensare al mezzo fotografico con un approccio diverso "Slow" attraverso l’uso di tecniche tradizionali e alternative di comunicazione, affrontando temi "consueti" per vederli trasformarre in "progetti unici" seguendo le indicazioni di due esperti del settore.
A Mario Beltrambini abbiamo chiesto di illustrarci il significato ed il progetto del manifesto della slow foto.
A Sauro Errichiello abbiamo chiesto di parlarci della costruzione e dell'utilizzo delle macchine fotografiche stenopeiche e di grande formato e di illustrarci le differenze creative che possono offrire rispetto alle super tecnologiche digitali.