Punti Nascita, Febbo e Sospiri: «Bloccare la chiusura di Ortona, Sulmona, Atri e Penne»

La dott.ssa Mucci ascoltata alla riunione dei capigruppo in Regione

Redazione
30/06/2015
Attualità
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«Oggi abbiamo avuto la prova provata che questo Governo regionale continua ostinatamente a portare avanti una politica sanitaria di soli tagli inerente i Punti nascita di Ortona, Sulmona, Atri e Penne senza fare nessuna verifica né sui dati tecnici né sulle istanze provenienti dai rappresentanti territoriali». Questo il commento congiunto del Presidente della Commissione vigilanza Mauro Febbo e il capogruppo regionale di Forza Italia Lorenzo Sospiri a margine della conferenza dei Capigruppo in programma questa mattina a L'Aquila presso la sede del Consiglio regionale.

«Solo una settimana fa – spiegano Febbo e Sospiri – abbiamo chiesto e ottenuto di ascoltare, durante i lavori della Conferenza dei Capigruppo sia i rappresentanti del C.P.N.R. (Comitato Percorso Nascita Regionale) per conoscere lavoro, atti e azioni intrapresi nei confronti dei punti Nascita di Ortona, Sulmona, Atri e Penne. Durante i lavori, dove erano presenti sindaci e rappresentanti delle Comunità interessate dai tagli, abbiamo ribadito la nostra contrarietà alla politica di soli tagli facendo emergere le gravi incongruenze e le scelte scellerate portate avanti dall'assessore alla Sanità Silvio Paolucci e dal Commisario ad Acta Luciano D'Alfonso. Oggi come ieri chiediamo di rivedere il Decreto commissariale 10/2015 in modo che i manager delle Asl si blocchino e non vadano avanti con gli atti propedeutici alle chiusure dei Punti nascita come invece stanno già facendo. Anche la dott.ssa Mucci, figura qualificata e di alta professionalità del Punto nascita di Ortona e componente del CPNR, ha ribadito e sottolineato come la Regione nella redazione del documento tecnico approvato con il Decreto commissariale, non ha preso in considerazione per i Punti Nascita, soprattutto per quello di Ortona, la media dei parti negli ultimi tre anni (dove si superano i 500 parti l'anno), la composizione orografica del territorio, la difficile posizione geografica di Sulmona. Per queste ragioni – sottolineano Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri – abbiamo chiesto che il Comitato Percorsi Nascita Regionale riconsideri tutti i dati del documento tecnico afferenti anche degli altri Punti nascita, non essendo stati adeguatamente valutati né i numeri né gli altri requisiti previsti dall'Accordo Stato-Regioni del 2010»

«Pertanto – concludono i consiglieri di Forza Italia – continueremo in tutte le sedi opportune a far prevalere le nostre ragioni e, dati e numeri alla mano, a dimostrare che i Punti nascita di Ortona, Sulmona, Atri e Penne possono e devono continuare a vivere».

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