E' stato pubblicato questa mattina il nuovo bando per l'assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica presenti sul territorio comunale.
L'amministrazione comunale vuole aggiornare la graduatoria perchè quella vigente è datata 2009. In 3 anni, purtroppo, il numero degli ortonesi che necessita di un alloggio Ater è aumentato.
La pubblicità del bando è stata effettuata sia tramite manifesto affisso in tutta la città e sarà fatta anche su Internet, gli uffici comunali stanno lavorando per inserire una copia elettronica sul sito ufficiale dell'Ente.
Potranno fare domanda coloro in possesso dei requisiti e nei termini previsti dalla legge regionale 96 del 1996, perciò i modelli possono essere scaricati dal sito ufficiale del Comune di Ortona o ritirati presso l'ufficio politiche della Casa (Edificio Anagrafe di corso Matteotti). La domanda potrà essere presentata o a mano presso l'ufficio protocollo dell'Ente o inviata per mezzo raccomandata sempre al Comune, entro e non oltre 60 giorni dalla data di pubblicazione del bando sull'albo pretorio.
“Questo bando e, soprattutto, questa nuova graduatoria”, spiega l'assessore al sociale Gianluca Coletti, “servono per assegnare case popolari messe a disposizione dall'Ater o che si sono rese disponibili a seguito degli accertamenti “case” effettuati da Comune-Ater. Questo per precisare che non ci sono alloggi nuovi a Ortona, gli ultimi sono stati costruiti 20 anni fa”. “Facciamo questo aggiornamento della graduatoria”, continua l'assessore, “per rispondere con equità e giustizia sociale alla richiesta di case popolari da parte delle fasce più deboli della popolazione che negli ultimi anni, specie in questo periodo particolarmente difficile, sono aumentate notevolmente. Da quando ci siamo insediati, tenendo conto della vigente graduatoria, abbiamo assegnato 7 case in 6 mesi, mentre la precedente amministrazione ne ha assegnate 7 in 3 anni”.
Gli alloggi di edilizia popolare a Ortona sono circa 600 dei quali sembrerebbe solo pochi disponibili, mentre le case popolari diventate di proprietà circa 300.
“Per quanto riguarda il problema delle case popolari”, conclude Coletti, “abbiamo messo in campo tre iniziative: l'aggiornamento della graduatoria, un nuovo lavoro di monitoraggio del patrimonio immobiliare, cercando di recuperare gli appartamenti dove risiedono persone che non ne hanno diritto, per riassegnarle nuovamente a chi ne ha bisogno e fa le cose in regola. Abbiamo già recuperato alcune abitazioni. Infine, vogliamo adottare una politica di ristrutturazione delle palazzine esistente e la creazione di nuove tramite il famoso progetto piano nazionale delle città al quale abbiamo partecipato”.
La scorsa settimana, l'amministrazione comunale ha incontrato tutti i costruttori di Ortona chiedendo loro di mettere a disposizione della città il loro patrimonio edilizio non nuovo, sfitto e invenduto, a un mensile di locazione accettabile, considerando la particolare crisi del periodo.