La Corte dei Conti condanna l'amministrazione regionale, rischia lo scioglimento

Febbo: «Omissioni da attribuire principalmente all'assessore Paolucci»

Redazione
22/07/2015
Politica
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«La delibera della Corte dei Conti sancisce in modo inesorabile l'assoluta incapacità di questa Giunta regionale, in primis dell'assessore Paolucci, mettendo in luce tutte le inadempienze in tema di Bilancio: la ciliegina sulla torta di un anno di amministrazione caratterizzato solo da brutte figure». E' questo il commento del Presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo

«Innanzitutto – spiega Febbo - il Conto Consuntivo 2013 doveva essere approvato dal Governo D'Alfonso in quanto la Giunta Chiodi non avrebbe potuto durante il periodo della competizione elettorale; per questo la scadenza (di norma fissata al 31 luglio 2014) era stata posticipata al 31 dicembre 2014. Lo stesso discorso vale per il Consuntivo 2014 non ancora approvato dalla Giunta (scadenza 30/4/2015) e sicuramente non sarà mai licenziato dal Consiglio regionale entro la fine dell'anno». 

«Le responsabilità di queste omissioni  - sottolinea il Consigliere regionale di Forza Italiasono da attribuire principalmente all'assessore Paolucci che in questi 13 mesi di governo si è dedicato esclusivamente alla Sanità (dimenticando che ci sono un Commissario ad acta e un sub Commissario) e a quella "macelleria sociale" rappresentata dalla chiusura dei Punti nascita e all'introduzione dei ticket socio-sanitari, pur di appuntarsi sul petto la medaglietta per l'uscita dal Commissariamento (che certo non potrebbe essere merito suo ma di chi lo ha preceduto). Di contro ha completamente trascurato la sua delega al Bilancio, sicuramente più gravosa e impegnativa»

«A questo punto – conclude Febbo mi auguro che il Presidente del Consiglio dei Ministri prenda in seria considerazione, ove ci fossero gli estremi, la possibilità di sciogliere il Consiglio regionale in base ai dettami dell'articolo 126 della Costituzione».

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