Dopo la cerimonia commerativa al Sacrario delle vittime civili di guerra svoltasi nella mattinata ad Ortona ( clicca qui per leggere l'articolo ), nel pomerigigo, il 25 aprile è stato ricordato anche a Villa San Leonardo ed Villa Rogatti, due località del territorio ortonese duramente colpite dalla seconda guerra mondiale.
A Villa San Leonardo il sindaco di Ortona insieme ad altri amministratori, dopo un breve corteo accompagnato dalla Banda Citta di Ortona e dal coro dell'Associazione Alpini Sezione di Atessa, ha deposto una corona di alloro al monumento ai caduti.
Il Sindaco nel suo discorso ha ricordato i 359 eccidi verificatisi in Abruzzo e la capacità di rinascita degli abruzzesi.
per vedere direttamente il video della commemorazione tenutasi a Villa San Leonardo clicca quì
A conclusione della cerimonia , organizzata dell'Associazione Culturale Villa San Leonardo presieduta da Raffaele Civitarese, gli alpini hanno intonato il loro titpi canti.
per vedere direttamente il video del coro clicca quì
Il consigliere comunale Leo Castiglione nell'occasione ha sottolineato la necessità della giusta riconoscnza a chi ha sacrificato la vita per la nostra libertà
per ascoltare direttamante le parole di Leo Castiglione clicca quì
Nell'occasione nei locali del bar è stata allestita una mostra fotografica, curata da Bruno Tenisci, con foto di San Leonardo del periodo della guerra.
A Villa Rogatti la cerimonia è stata organizzata dall'Associazione Comunale Culturale Vivere Insieme di presieduta da Nicoletta di Meo che dopo la deposizione della corona ed il discorso del sindaco, ha letto dei versi del partigiano Giuseppe Colzani .
ed ha parlato della pluriennale iniziativa che annualmente l'associazione organizza a Villa Rogatti.
per vedere direttamente il video clicca quì
Era presente anche Amendeo Colanero Presidente dei Reduci Combattenti di Frisa
che dopo la cerimonia ha seguito, insieme ai presenti , la messa celebrata da Don Agostino
Un 25 aprile , ad Ortona, denso di appuntamenti per la celebrazione ad una pagina importante della nostra storia.
foto e video Paolo Di Deo