Prima dell'odg Parco, l'assise civica ha discusso, mercoledì, sull'indizione referendum consultivo sul parco proposto dalla minoranza.
L'intento era quello di chiedere alla cittadinanza se fosse favorevole o meno allo stesso. La maggioranza ha bocciato l'iniziativa referendaria dell'opposizione “perchè l'utilizzo di questo strumento democratico è inammissibile su questioni in cui il Comune non ha un potere deliberativo diretto”. Insomma, la faccenda riguarda altri Comuni e non si può mettere in discussione un parco già istituito con legge del 2001. A quel punto, la minoranza ha giocato la carta del rinvio della discussione del parco chiedendo al sindaco un tavolo di concertazione perchè “c'era ancora del tempo per migliorare la proposta di parco, rendendo maggiormente partecipe la città”. La maggioranza ha bocciato nuovamente la proposta ed è andata avanti per la sua strada fino alla fine.
Sull'argomento interviente il consigliere comunale Franco Musa: sulla proposta di referendum l'amministrazione ha bocciato senza se e senza ma la proposta. E' scorretto dichiarare che non è di competenza del comune di ortona perchè in consiglio abbiamo dimostrato , se c’è ne era bisogno, che tutte le motivazioni ufficiali ,e non, che volevano dimostrare che il referendum era non di competenza , erano e sono frutto della malafede di chi ci amministra. Il negare la possibilita’ di effettuare una consultazione popolare è una scelta politica della quale la maggioranza si assume tutte le responsabilita’. La perimetrazione approvata e’ una follia istituzionale perche’ fatta non secondo le linee guida che la legge che ha istituito il parco della costa teatina aveva ma per raggiunge altri scopi che nulla hanno a che vedere con il parco.
Ricordiamo che per quanto concerne l’ Imu la maggioranza ha approvato , insieme a noi, un nostro emendamento che abbassera’ dal 30 giugno ( verificati gli equilibri di bilancio) dallo 0,86 allo 0,76 sui terreni edificabili.
Ricordo, altresì, che continua il modo scorretto di non rispondere in aula alle numerose interrogazioni che provengono dalla minoranza mentre vagliano le interrogazioni che vengono dai loro stessi consiglieri evidenziando le difficolta’ che hanno nel coordinarsi fra di loro. non e’ un caso che in otto mesi 4 consiglieri comunali hanno riconsegnato le deleghe e uno è uscito dalla minoranza