Ancora una volta l’amministrazione d’Ottavio gioca un brutto scherzo alla città ed a molti suoi concittadini.
L’amministrazione d’Ottavio, infatti, preso atto della proroga regionale fino al 30.06.2017 del Piano di Zona, con la delibera n. 370 del 30 dicembre 2016 proroga gli incarichi degli operatori fino alla stessa data (30.06.2017) al fine di permettere la prosecuzione dei servizi e degli interventi già previsti.
Fin qui potrebbe essere una buona notizia sia per i dipendenti, molti dei quali lavorano per l’Ambito Sociale ormai da 20 anni, che per i tanti utenti che si vedono così assicurati i servizi e la continuità degli stessi.
Peccato però che dietro la delibera si celi invece un’altra verità, perché i contratti di collaborazione degli operatori non sono stati tutti prorogati per la stessa data. Mentre una buona parte è stata prorogata al 30.06.2017, così come previsto dalla delibera, non si sa perché e non si sa come altri contratti, operatori dell’area culturale e della biblioteca, sono stati prorogati al 31.12.2017 e altri ancora invece sono stati addirittura prorogati al 31.12.2018.
Come mai queste disparità visto che la delibera invece parla unicamente della data di proroga di giugno 2017? Una disparità di trattamento che non si comprende e che sinceramente in piena campagna elettorale fa mal pensare.
Intanto perché la proroga contenuta nel decreto mille proroghe del governo, prevede la possibilità per gli enti pubblici di prorogare i contratti co.co.co solo fino a dicembre 2017, per cui non si comprende come abbia fatto l’amministrazione d’Ottavio a prorogare alcuni contratti addirittura fino al dicembre 2018.
Un comportamento assolutamente inaccettabile anche perché fatto senza aver minimamente informato gli operatori che si sono ritrovati ad essere divisi in dipendenti di serie A e dipendenti di serie B.
Circa 60 persone che già vivono da mesi il dramma del proprio futuro professionale, visto che prima del decreto mille proroghe la possibilità per gli Enti Pubblici di fare contratti co.co.co. scadeva il 31.12.2016, senza avere alcuna risposta chiara dall’amministrazione d’Ottavio e che oggi si trovano ancora una volta beffati. Perché se da una parte hanno ottenuto una proroga di sei mesi senza però avere alcuna indicazione su cosa accadrà al termine della stessa, dall’altra molti operatori hanno scoperto di essere Figli di un Dio Minore.
Una situazione incresciosa di cui il sindaco Vincenzo d’Ottavio e l’assessore alle Politiche Sociali, Francesca Licenziato, dovranno rispondere in Consiglio Comunale, spiegando agli operatori dell’Ambito e alle loro famiglie perché alcuni sono stati sfortunati, proroga solo fino a giugno 2017, mentre altri avranno ancora un posto di lavoro fino a dicembre 2017 e altri ancora addirittura fino a dicembre 2018.
Inoltre il sindaco dovrà spiegare perché nella delibera del 30 dicembre 2016 tutto ciò non è stato evidenziato in modo chiaro, forse per evitare che qualcuno sollevasse un polverone vista l’ingiustizia sociale e morale che si stava perpetrando?
c.s. dei Consiglieri Comunali L. Castiglione, F. Musa, V. Polidori, P. Marino, C. Ricci