Il 2 febbraio si celebra anche nelle Chiese ortonesi la festa della Candelora, che ricorda la presentazione al Tempio di Gesù quaranta giorni dopo la sua nascita e la Purificazione di Maria.
Alla fine delle Sante Messe, i sacerdoti benedicono le candele, simbolo della Luce divina che illumina il mondo.
L'antico proverbio recitava: " quando giunge la Candelora, dall'inverno siamo fuori ma se piove o tira vento, dell'inverno siamo dentro, e se questi giorni sono freddi la primavera sarà bella, se sono caldi arriverà tardi ",
In altri termini, la temperatura mite di oggi, annuncia una primavera tardiva con temperature inferiori alla media.
La festa di San Biagio.
Il 3 di febbraio la Chiesa cattolica festeggia San Biagio,vescovo e martire, protettore della gola ma anche di animali e attività agricole.
E' consuetudine nella città di Ortona, gustare nel giorno della festa i cosidetti "taralli di San Biagio", tipicità dolciarie o preparati con la farina.
La tradizione racconta:" le massaie preparavano, per i mariti che tornavano dalle campagne, i taralli con gli avanzi della pasta per il pane":
Al termine delle Sante Messe [ 8. 11. e ore 18],nella Basilica di San Tommaso Don Pino Grasso, dopo la benedizione della gola, provvede alla distribuzione dei taralli.
La devozione a San Biagio in Ortona si perde nella notte dei tempi, in quanto nel centro cittadino esisteva una apposita chiesetta, dedicata al martire,protettore della gola.