Sulla sanità il sindaco si dice soddisfatto ed esulta, ma gli Ortonesi no!

Peppino Polidori: Il Sindaco sulla sanità deve marcare un limite che non è più possibile superare

06/11/2017
Attualità
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“La soddisfazione espressa dal sindaco si tinge di giallo. Non saprei perché questo entusiasmo del primo cittadino dal momento che la Regione ha confermato la sua scelta: niente pronto soccorso ma solo punto di primo intervento. Per le carte ministeriali, inoltre, il nostro ospedale non è più tale, tanto che ora per la sanità regionale il G. Bernabeo è solo uno “stabilimento”, una dicitura bizzarra ma è così. Facciamo ancora passi indietro altro che “soddisfazione””. 
Peppino Polidori, agguanta l’impermeabile scuro, sistema il cappello in testa. Prende l’inseparabile cartella e saluta tutti, a stringergli la mano l’assessore alla sanità Paolucci e il manager Asl Flacco che hanno ascoltato - con qualche replica evitando troppe tensioni polemiche vista la delicatezza degli argomenti - , le bordate di critiche del consigliere di Forza Italia. “Si vuole sancire in ogni modo che Ortona non ha i numeri per tenere aperto l’ospedale così come era negli anni passati. Io contesto questa impostazione”, fa subito presente Peppino Polidori, “ad iniziare dalla chiusura del pronto soccorso declassato a punto di pronto intervento e, insisto ancora nel dire, che le due cose non sono uguali, anzi si è operato un taglio a totale discapito del nostro ospedale. Detto questo non vale, almeno per me, la proposta emersa durate la riunione tenuta tra i vertici Asl e i capigruppo consiliari, che sarebbero assegnati ad Ortona 9 posti di medicina generale, per eventuali ricoveri . Non è, infatti, una concessione, a me risulta che questi nove posti sono una necessità sollevata da altri ospedali che non hanno posti letto sufficienti ad accogliere i pazienti di Ortona e del suo circondario. Insomma, è chiaro che i tagli subiti ad Ortona”, ricorda Polidori, “hanno provocato un super lavoro altrove, e questo altrove ora dice fermatevi”. Nella sua analisi Polidori non tralascia di fare una proposta, che é stata ufficializzata a sindaco e assessore. “Sono certo che il nostro ospedale non deve essere una scatola vuota e, come già detto, benvenute le eccellenze come senologia, oncologia e dermatologia, allora se davvero vogliamo ridare vita al Bernabeo facciamo una battaglia comune puntiamo su un reparto di terapia intensiva, perché così abbiamo la possibilità di dare un maggiore aiuto ai reparti di eccellenza, ma anche e soprattutto dare più sicurezza ai cittadini. Dobbiamo agire in modo serio e concreto, facendo un documento in Consiglio dove tutti diciamo e sottoscriviamo: Ortona sollecita il ripristino del pronto soccorso e l’apertura della terapia intensiva. È quello che già hanno gli altri ospedali e, parliamo di città che non hanno un porto di livello nazione e un polo vitivinicolo che è quarto in Italia, ossia habitat di lavoro ad alto rischio”.
Infine la critica al sindaco Castiglione. “Comprendo che il primo cittadino si allinei con istituzioni maggiori come la Regione, ma non possiamo farlo su un tema delicato come la sanità e la salute dei cittadini ortonesi”, osserva Polidori, “Il sindaco può trovarsi d’accordo con d’Alfonso e Camillo d’Alessandro sulle promesse, finora vane, di fondi e passeggiate ecologiche, ma sulla sanità deve marcare un limite che non è più possibile superare. Se lui vuole andare al pronto soccorso di Lanciano, Chieti o Pescara è liberissimo di farlo, ma non decida pure per gli altri ortonesi che l’ospedale lo hanno ad Ortona”.

C.S. Peppino Polidori 

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