Cantina Ortona, dal silenzio del sindaco alle iniziative giudiziarie
Ho atteso alcuni giorni prima di replicare di nuovo a Valentino Sciotti che tra l’altro ho incontrato in aeroporto e quindi ci siamo salutati su due piedi perché ognuno andava in direzioni diverse.
Ho atteso perché nel frattempo il sindaco Castiglione doveva dare seguito ad una decisione del Consiglio comunale presa all’unanimità, di istituire un fondo a tutela delle famiglie di agricoltori che hanno conferito l’uva alla Cantina Ortona non ricevendo nulla in cambio.
Il fondo è come quello realizzato per il commercio cittadino, quindi nulla di nuovo. Il sindaco, invece, tace e contraddicendo, meglio dire calpestando, una decisione del Consiglio fa finta di nulla. Non da segni di iniziativa, proprio lui che per anni ha gestito da assessore milioni di euro per il sociale.
Evidentemente per Castiglione ci sono famiglie e famiglie, quelle degli agricoltori evidentemente sono per lui di serie b. Un modo nuovo di fare il sindaco di tutti.
In merito a Valentino Sciotti il discorso della Cantina ossia le responsabilità meritano un approfondimento e ne sono convinto anche io, sia tecnico: capire perché si è arrivati ad una crisi economica irreversibile, sia per far emergere le responsabilità da punto di vista giuridico e giudiziario. Da parte mia non escludo di avere un ruolo professionale come avvocato di chi è stato danneggiato da azioni che si sono rivelate sciagurate sotto il profilo economico e manageriale e dannose per i soci. Quindi la strada sarà segnata da inevitabili chiarimenti.
Come già detto quando i tempi saranno maturi sarò ben lieto di tenere un confronto pubblico con Valentino Sciotti. Allora avremo modo di chiarire le proprie posizioni che in fondo, se fatte lealmente, sono a favore della città.
PEPPINO POLIDORI CS
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