GALLERIE INFINITE MA IL SINDACO RIDE

NON SI PONE NESSUNA DOMANDA A DIFESA DELLA CITTA'

PEPPINO POLIDORI
25/01/2020
Attualità
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Gallerie infinite, con il sindaco che ride e non si pone domande a difesa della città

Vista dall’alto la costruzione della galleria cosiddetta ”Castello” che la Italferr sta realizzando per Ferrovie dello Stato, continua con lavori impegnativi che dovrebbero pure far sorgere qualche interrogativo al sindaco. Visti dal basso i lavori della “Galleria dei Frentani” invece continuano facendo dell’area sottostante un cantiere a danno della ciclopedonale.


In entrambi i casi qualsiasi cittadino si chiede che impatto, che costi e cosa ci guadagna Ortona. Parliamo di un territorio fragilissimo che da anni da segni premonitori e talvolta evidenti di dissesto.


Sono venti anni di lavori per meno di mezzo chilometro che chissà quante decine di milioni sono costati? Tra il colle del Cimitero a quello del Castello ci sono ora tre gallerie, c’è da chiedersi: possono i due promontori argillosi e con infiltrazioni di acqua sopportare questo sventramento? E il Castello che danni sta ricevendo? Queste opere quando finiranno e Ortona cosa ci ha guadagnato se ad esempio la stazione è un luogo spettrale e inospitale? Sono interrogativi semplici, chiari e preoccupanti, che solo il sindaco Castiglione e i suoi assessori non si pongono.

A sorpresa però il sindaco si è mobilitato sorridente per annunciare una “Grande Opera” la ”rimozione” della cabina elettrica di via Marina - con demolizione a spese del Comune - dopo un accordo con Ferrovie e la società Zecca. Con tanto di foto di sindaco e delegati delle due società. Peccato che al primo cittadino non sia venuto in mente di chiedere per iscritto e pretendendo risposte scritte e chiare su cosa accade veramente sotto il versante nord della costa di Ortona. Ossia un territorio dove ci sono case, vivono persone, ci sono infrastrutture, manufatti storici di grande rilievo.

Possibile che al sindaco Castiglione non venga in mente di difendere la città e chiedere il rispetto delle leggi iniziando dal rispetto sui tempi contrattuali a Ferrovie dello Stato e sapere come è messo il sottosuolo dopo gli infiniti lavori e rattoppi? Possibile che il sindaco di una città di 24 mila abitanti non abbia chiesto in modo perentorio una Stazione ferroviaria da paese civile con almeno servizi igienici aperti?

Sappiamo solo che ha firmato una demolizione - lavoro che da tempo avrebbe dovuto fare il privato - a spese degli Ortonesi vantandosene pure. Vedremo cosa accadrà e semmai avremo un giorno una risposta seria.

PEPPINO POLIDORI  CS
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