PORTO DI ORTONA, AGRICOLTURA: CHIARIRE LE RESPONSABILITÀ È NECESSARIO.
Sul porto, sui lavori da fare, sulle sue prospettive, sui troppi punti da chiarire, presentai sollecitazioni e richieste di interventi per azioni tempestive. Rimasero tutte senza risposta.
Adesso vedo che anche i protagonisti portuali stanno constatando che la situazione dello scalo marittimo è tutt’altro che florida.
Da tempo il porto raccoglie cifre modestissime, (lo 0.5 % dei traffici dell’Adriatico) che la sua natura è stata distorta da interessi particolari passando da Commerciale a Industriale, (come tutti possono vedere le banchine sono state trasformate da commerciali, per movimento merci, a industriali). Uno Scalo snaturato dove nel silenzio convive anche il business del traffico di rifiuti.
Dissi con insistenza che le opere di sistemazione delle banchine, così come il dragaggio andavano fatte subito. Denunciai che non c’era un programma, tantomeno un cronoprogramma e che l’autorità marittima di Ancona non valorizzava Ortona.
Subii il coro di risposte baldanzose del sindaco, dei suoi assessori e del presidente del Comitato porto. Comitato che non si riunisce da oltre un anno, senza possibilità di prospettare nuove proposte. Ora che il porto, per errori e sottovalutazioni, è fermo si corre ai ripari.
L’unica via per capire perché il porto è ridotto così, perché i lavori non sono stati fatti, perché non è più economico per gli stessi operatori e, soprattutto, perché i cittadini di Ortona sono sempre all’oscuro di scelte che riguardano un loro bene economico e produttivo, è fare degli accertamenti.
Serve, (come per i debiti accumulati dal Comune), una Commissione di inchiesta Comunale sul Porto; così come è necessaria una Commissione d’inchiesta Comunale sulla situazione dell’agricoltura sul nostro territorio dove una delle realtà economiche più importanti è stata costretta a portare i libri in Tribunale. Sono approfondimenti da fare con grande scrupolo, per uscire dalle nebbie e accertare perché sono stati commessi errori.
I cittadini devono sapere chi ha portato la città al declino. Un porto di rilevanza nazionale che ha goduto di forti investimenti pubblici ora è in ginocchio e un’agricoltura in sofferenza benché al centro del quarto polo vitivinicolo nazionale. Ci saranno delle responsabilità? Accertiamole.
Sono fatti che vanno chiariti. Sarebbe bello sapere dagli agricoltori cosa ne pensano del fatto che nel bilancio Comunale il sindaco Castiglione e i suoi assessori hanno previsto solo 8.800,00 euro in tutto per pesca e agricoltura, mentre lo stesso sindaco e giunta hanno previsto per feste e manifestazioni, non meno di 150 mila euro, naturalmente con possibilità di incremento. Questa la realtà.
Il resto sono mere parole per nascondere responsabilità ed errori.
PEPPINO POLIDORI CONSIGLIERE COMUNALE ORTONAORTONA
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