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Il Nautico non si tocca

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Il Nautico è un'istituzione della città,  importante anche a livello regionale, perciò non va toccato. Una scuola altamente formativa che rischia di essere depotenziata notevolmente a causa del ridimensionamento scolastico con il quale la si vorrebbe accorpare con altre scuole cittadine per il rispetto dei numeri dettati dal Ministero. In pratica,  ogni 900 alunni una dirigenza scolastica, il Nautico  ha quest'anno poco più di 500 studenti, perciò si ricorre all'accorpamento. Chi fa le riforme forse non ha tenuto conto che la scuola è in costante incremento di iscritti, unica nel suo genere con una nave scuola e se il riordino passerà i nuovi diplomandi non potranno più imbarcarsi come allievi ufficiali capitani o macchinisti. Un'opportunità di lavoro in meno proprio in un periodo storico così difficile.

Ieri, il consiglio comunale ha approvato la seguente delibera: mantenere l'autonomia e la specificità del Nautico  e la creazione di un polo tecnico liceale, tutte le altre scuole, con una propria dirigenza scolastica. La delibera è la sintesi dei provvedimenti dei consiglieri comunali: Leo Castiglione, Patrizio Marino e Tommaso Coletti, migliorata dall'intervento del preside del Nautico, prof. Andea Alongi che ha dato tutte le delucidazioni del caso in aula. In contemporanea, ieri, delibera pro autonomia Nautico anche in consiglio regionale, condiviso da maggioranza e minoranza. I giochi si faranno sui tavoli provinciali e regionali. Il 23 dicembre, ci sarà un consiglio provinciale proprio sul ridimensionamento scolastico e Ortona dovrà far sentire la sua presenza in quella sede con in prima fila il sindaco della città Vincenzo D'Ottavio.

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