AGGIORNAMENTO: Ieri sera, al termine della raccolta firme, la Presidente del Comitato per salvare il Punto Nascite di Ortona, Giacomina Capriotti, ha annunciato che "sono state raccolte più di 4000 firme" ed ha ribadito che "saranno presentate al presidente D'Alfonso e all'assessore Paolucci. Seguiremo tutte le strade al fine di salvare il punto nascite di Ortona dalla chiusura".
In mattinata, prima della manifestazione del 21 marzo scorso (video1 e video2), si è costituito un comitato spontaneo per salvare il punto nascite dell'ospedale "G. Bernabeo" di Ortona (leggi...). Come primo atto, dal momento dell'istituzione, ha iniziato con la raccolta firme che si concluderà nelle prossime ore.
Il comitato, in attesa della presentazione ufficiale che avverrà a breve, tramite i soci fondatori, ha dichiarato che "in una sola settimana sono state raccolte circa 2500 firme" e che attualmente "se ne stanno raccogliendo altre ancora fino a fine giornata". L'intento è di "chiudere la raccolta in settimana per presentare le firme dei cittadini entro lunedì mattina" al Presidente della Regione e Commissario ad Acta Luciano D'Alfonso e all'assessore alla Sanità Silvio Paolucci (leggi...).
Inoltre, con molta insoddisfazione, il comitato ha anche rivelato che "nella giornata di mercoledì 25 marzo alle ore 15:00, su invito dell'assessore Paolucci, si è riunito il Comitato tecnico regionale per il percorso nascite alla presenza dei quattro direttori generali" delle Asl abruzzesi. Per l'occasione, ai direttori è stato chiesto "di presentare entro la fine del mese di Aprile un cronoprogramma per la chiusura dei punti nascita individuati nel decreto commissariale 10 dell'11/02/2015" (punti nascita di Ortona, Penne, Atri e Sulmona).
Il comitato spontaneo dei cittadini per la difesa del punto nascita di Ortona, avendo appreso che "voci di corridoio indicherebbero il 30 settembre 2015 come probabile data di chiusura dei quattri punti nascita abruzzesi", spiega che "entro quella data, stando alle norme di sicurezza individuate dal Piano Fazio, le strutture che rimarranno aperte dovrebbero essere in grado di garantire una maggiore sicurezza assistenziale. Ma potrebbe non essere così perché, per adeguare agli standard di sicurezza le strutture che rimarranno aperte, potrebbe non esserci abbastanza tempo. Da questo sorgono molti dubbi e perplessità in termini di sicurezza sul risultato della manovra di adeguamento."
"Tra gli altri dubbi e perplessità riguardanti la vicenda del punto nascite di Ortona -come ci ha riferito il comitato spontaneo- vi è anche il timore che non siano stati presi in considerazione i requisiti di sicurezza dimostrati e verificabili del punto nascita ortonese, che li soddisfa quasi tutti (leggi il dossier...). Senza dire che, proprio in virtù dei requisiti già in possesso, potrebbe rientrare nelle deroghe, possibili alla luce delle dichiarazioni del ministo Lorenzin (leggi...). Quindi -conclude- seguiremo tutti i percorsi necessari al fine di salvare una delle eccellenze nonché polo di attrazione del nostro territorio, che si è dimostrato essere sicuro perché in possesso dei requisiti necessari per garantire la sicurezza delle mamme e dei nascituri."