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Cieri: «Amministrazione comunale di Ortona allo sbando»

Il consigliere Tommaso Cieri sul consiglio comunale di ieri sera

Redazione
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Nel Consiglio Comunale di Ortona, tenutosi il 27/03/2015, si è assistito all’ennesima farsa dell’Amministrazione di Centro Sinistra che guida la città. 

Epurato l’ordine del giorno dei tre regolamenti che la maggioranza aveva portato in discussione, ma impossibilitati a trattare in quanto privi di una maggioranza adeguata, sono stati trattati solo gli ordini del giorno proposti per tre quarti dalla opposizione, e uno dalla stessa maggioranza, o meglio dal PD che è (o almeno dovrebbe essere) il partito di governo dalla città.

Ebbene gli ordini del giorno proposti dalle opposizioni, peraltro anche molto importanti, tra i quali la riapertura dell’Ufficio del Giudice di Pace in Ortona, ricostituendosi appunto quel servizio di amministrazione diretta della Giustizia sul territorio, senza dover fare chilometri e chilometri per veder soddisfatta una propria aspettativa di giustizia, è stata approvata all’unanimità.

Ed ancora è stata pure approvata la richiesta di acquisizione, per il tramite dell’Ufficio del Demanio della Regione Abruzzo, delle aree di risulta della ex stazione e del tracciato ferroviario della Sangritana, siti strategici per lo sviluppo della città e di notevole valore economico perché posti all’interno dell’area urbana e utilizzabili in molteplici modi a vantaggio della comunità Ortonese (viabilità, edilizia pubblica, parcheggi, verde pubblico ecc.)

Per converso l’ordine del giorno proposto dal PD, avente ad oggetto un “improvvisato quanto estemporaneopiano di contenimento delle spese, è stato bocciato dalla stessa maggioranza, la quale evidentemente non si riconosce più nelle stesse politiche del PD. A parte l’improprio richiamo al contenimento della spesa pubblica effettuata proprio da chi, fino a qualche mese fa di tale spesa pubblica ne aveva fatto “scempio”, in pratica la soluzione al problema veniva proposta da chi il problema lo aveva causato. Peraltro tale soluzione partiva da un presupposto di maggiore ed ulteriore aumento delle tasse, e cioè l’aumento dell'aliquota Irpef, che andrebbe ad incidere su tutti gli Ortonesi, specie sulle categorie più deboli, già fortemente gravate di oneri e tasse ai massimi livelli.

Il significato politico però di tale bocciatura evidenzia ancor di più la grave frattura all’interno dell'amministrazione comunale, il Sindaco con la sua Giunta (definita Giunta del Sindaco, dal capogruppo del PD), con quella bocciatura ha manifestatamente dichiarato di non accettare direttive politiche da parte del partito che lo ha portato alla guida della città, e con cui ha condiviso il progetto e il programma con cui è stato eletto.

Purtroppo per i cittadini Ortonesi, quello che sembra (perché in effetti lo è) un ulteriore round tra due diverse fazioni politiche, sta però drammaticamente concretizzando una palese disamministrazione: non ci sono i numeri per governare e ieri se ne è avuta la pratica dimostrazione. I regolamenti che non sono stati approvati dovevano consentire ai cittadini, che possono smaltire autonomamente i rifiuti “umidi”, di usufruire di sconti nel pagamento della TARI. Cosa che non potrà avvenire con notevole danno dei cittadini stessi.

Questa amministrazione (nel suo complesso), tradendo il mandato conferito dai cittadini ortonesi, antepone gli interessi dei partiti, delle fazioni partitiche, agli interessi della città. Non si smussano le posizioni, né personali né politiche, neppure di fronte alle reali esigenze dei cittadini. E si utilizzano le situazioni di disagio economico per addossarsi reciprocamente le responsabilità del tracollo.

La città di Ortona non merita tutto questo. 

Tommaso Cieri, gruppo consiliare "Uniti per Ortona".

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