Il presidio ospedaliero di Ortona ospiterà l’Officina trasfusionale della Regione Abruzzo, un investimento dal valore di 4,2 milioni di euro. Lo annuncia l’assessore alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci.
«Abbiamo dato questo mandato alla Asl di Lanciano-Vasto-Chieti – spiega l’assessore – in attuazione delle nuove direttive europee e nazionali, volte a garantire sempre più elevati livelli di qualità e sicurezza delle terapie trasfusionali e con farmaci derivati dal plasma umano (albumina, fattori della coagulazione, Immunoglobuline, etc). Proprio in considerazione dei consistenti investimenti che sono necessari per garantire gli elevati standard richiesti dalle direttive comunitarie, abbiamo infatti avviato un programma di progressiva concentrazione delle attività di lavorazione e qualificazione biologica del sangue raccolto in Abruzzo in un Laboratorio unico regionale, al fine di raggiungere volumi e “masse critiche” di attività tali da garantire elevati standard di qualità e sicurezza e nel contempo significative economie di scala. L’Officina Trasfusionale sarà realizzata secondo i più moderni criteri di progettazione edilizia e tecnologica attualmente previsti per le Banche destinate alla lavorazione di prodotti biologici e sarà collegata alla Rete Ospedaliera mediante un sistema di infrastrutture di rete, costituito da un sistema di trasporti dedicato e da un sistema informatico unico regionale che consentirà in tempo reale la gestione, il controllo e la tracciabilità totale di tutte le attività che si svolgeranno presso i Servizi Trasfusionali e l’Officina e dei prodotti biologici utilizzati per la trasfusione di sangue».
«La realizzazione dell’Officina Trasfusionale -conclude Paolucci- rappresenta un investimento destinato non solo a garantire elevati livelli di tutela della salute di tutti i cittadini abruzzesi, ma teso anche a valorizzare il presidio di Ortona, in una logica di riorganizzazione e riqualificazione della rete ospedaliera fortemente voluta dalla Regione Abruzzo».
Poi, in un incontro pubblico del PD sul futuro della sanità abruzzese, tenutosi il 14 maggio 2015 a San Vito, l'assessore Paolucci ha meglio delineato anche il piano di razionalizzazione della sanità abruzzese. L'obiettivo da raggiungere è il "termine del commissariamento", previsto entro il 30 luglio, al fine di poter "ricominciare a programmare la sanità regionale con un piano lungimirante, sicuro e duraturo, che metta al centro il cittadino e ne soddisfi i bisogni senza pesare troppo economicamente".
Inoltre, con l'uscita dal commissariamento, si potrà vedere "la Regione Abruzzo per la prima volta adempiente in pieno con il solo Fondo Sanitario Regionale". Nel corso del convegno,l'assessore ha ricordato anche che "il percorso nascita abruzzese non è sicuro perché secondo solo alla Calabria per l'elevato numero di casi in cui si sono registrate conseguenze da parto traumatico" di cui "l'AGENAS fornirà i dati".
L'idea generale con la quale si sta ripensando la sanità abruzzese è quella di "accentrare i reparti in un'unica struttura per aumentare il bacino di utenza di ciascuno di essi. In modo tale da avere reparti più sicuri perché hanno le attrezzature necessarie e un personale che esegue un maggior numero di prestazioni, acquisendo esperienza nell'assistenza. E, contemporaneamente, investire sulle eccellenze da potenziare e sulla rete dei trasporti di emergenza-urgenza".
Al termine dell'incontro, ha risposto brevemente alla domanda: qual è la programmazione in corso per l'ospedale di Ortona?