Si chiude un punto nascite (leggi...) che vedrà ovviamente portare via anche ginecologia e pediatria. In più il nostro ospedale viene anche declassato a semplice presidio ospedaliero. Ma la situazione potrebbe ancora peggiorare. Infatti c'è il rischio concreto che negli sviluppi futuri il nostro pronto soccorso possa diventare un punto di primo soccorso attivo soltanto 12 ore.
Facendo qualche passo indietro nel tempo, scopriamo che il primo errore è stato quello di creare le Asl e permettere che Ortona finisse sotto Chieti. Poi nel 2009 arriva il commissariamento e subito ci siamo visti togliere ortopedia, cardiologia, otorino e nefrologia. Era l’anno dell’ex governatore Gianni Chiodi (centro destra). Poi arriva il governo Monti (scelta civica) e si continua con i tagli a livello nazionale. Oggi, con il governo Renzi ed il commissario e governatore D’Alfonso che, assieme e Silvio Paolucci e Camillo D’alessandro, ricordiamo aver preso voti nella nostra città , chiudono i punti nascita (leggi...).
Nell’ultima manifestazione abbiamo visto a Ortona una lunga passeggiata di politici di destra, sinistra, centro e civici (21/03/2015 video1... e video2...) senza ottenere alcun risultato. Nella nostra città , attualmente, si è venuta a creare una situazione veramente irreversibile. Ma un mea culpa andrebbe fatto anche da una buona parte della popolazione. Perché, su 23.000 abitanti, non si può scendere in piazza solo in 400.
A mio modesto parere, in questa vicenda si starebbe violando il diritto alla salute e, se ciò venisse confermato, il tutto sarebbe gravemente anticostituzionale. Purtroppo ci sono persone che credono ancora alla politica o a chi fa politica da anni e anni. A questo punto sarebbe utile presentare un esposto alla procura della Repubblica di Roma per avviare verifiche sulla commissione tecnica, sul suo operato e su quali basi ha preso le sue decisioni.
Sarebbe utile anche sapere quanti sono i posti letto in maternità a Chieti. Quanto personale è reperibile, quali sono i tempi di percorrenza dell’autoambulanza e i costi dell’eliambulanza. Quanti sono gli eventuali decessi neonatali negli ultimi 5 anni. Di quanti posti auto dispone l'ospedale... Tutti interrogativi che andrebbero rivolti anche al punto nascite di Pescara, perché per nascere in sicurezza c'è bisogno anche di questo.
Per quanto resterà di questo ospedale, ormai sono convinto che arriverà alla soppressione proprio come è successo a Guardiagrele. E, in quest'ottica, riesco a capire anche perché molti abruzzesi si stanno spostando verso le Marche per le loro esigenze assistenziali.
A questo punto, però, visto che il punto nascite di Ortona non ha la Terapia Intensiva Neonatale (assente anche nei nosocomi di Lanciano e Vasto), è lecito chiedersi: cosa ne sarà dei loro punti nascite? Perché, se fosse vero che da noi non si nasce in sicurezza, anche da loro dovrebbe essere la stessa cosa.
Chiediamoci insieme: cosa riserva il futuro a questa città ? Ma, soprattutto, siamo proprio sicuri che ci vada bene?