Questa mattina alle ore 11:00 circa, sono scesi in piazza gli agricoltori ortonesi. Davanti al Comune, infatti, si è tenuta una manifestazione di protesta con raduno di mezzi agricoli "contro l'assenteismo e l'indifferenza della politica locale verso le problematiche che rischiano di bloccare lo sviluppo del settore". Nel corso del raduno, il Comitato Spontaneo Agricoltori Ortonesi ha diffuso una lettera aperta che pubblichiamo integralmente.
«Egregio Signor SINDACO, Vincenzo d'Ottavio, gli agricoltori ortonesi - riuniti in un comitato spontaneo - lamentano e chiedono all'amministrazione comunale da Lei rappresentata di affrontare e risolvere con la massima urgenza le problematiche di seguito segnalate:
1. Inagibilità di molte strade rurali con conseguente difficoltà (e spesso impossibilità) ad accedere ai poderi e lavorare le colture in atto. Questo stato di cose causa quotidianamente gravi danni agli agricoltori, i quali non riuscendo ad accedere ai fondi ed effettuare gli improrogabili interventi di gestione agraria, rischiano di perdere l'intero raccolto 2015 e di conseguenza ii dissesto finanziario;
2. Insopportabile carico fiscale proveniente dalla tassazione IMU;
3. Caso della discarica di amianto di Villa Plncione, ancora irrisolto;
4. Inopportuna tassazione sui passi carrabili per ì fondi e le imprese agricole;
5. Assenza di politiche comunali di sostegno al settore;
6. Assenza di azioni per favorire l'accesso al credito;
7. Incapacità da parte dell'attuale amministrazione comunale di portare a termine i progetti relativi alla valorizzazione del territorio, dei fondi agricoli, del turismo enogastronomico e della pesca (es. Progetto “Terre di Ortona: Percorsi di Vini e Sapori”, consulta per l'agricoltura sostenibile del Comune di Ortona MAI CONVOCATA, progetto "ORTONAtura", il “km vero” per il cibo delle mense scolastiche e non, progetto di coltivazione con lotta antìparassitaria per confusìone, etc etc);
8. Investimento di risorse economiche per iniziative promozionali quali la partecipazione ad EXPO 2015 anziche orientare i fondi disponibili verso le urgenze del territorio;
9. Apertura della classe politica verso la petrolizzazìone del territorio;
10. Mancanza di condivisione nello studio della perimetrazione del Parco della Costa Teatina.
IL COMITATO AGRICOLTORI ORTONESI»