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Punto Nascite di Ortona, spunta una registrazione audio

Polemica sulle dichiarazioni di Paolucci durante un convegno pubblico a Tollo

Redazione
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Riceviamo e pubblichiamo integralmente una registrazione audio effettuata da una persona del pubblico nella quale si ode la voce di Silvio Paolucci, chiaramente distinguibile per la presenza di un apparato di amplificazione, mentre rende in pubblico delle dichiarazioni in merito alla situazione sanitaria abruzzese. Nel corso del convegno pubblico, tenutosi la sera 30 giugno 2015 a Tollo, Paolucci è stato contestato per la chiusura dei punti nascita e in particolare di quello di Ortona. 

Con forte indignazione, ci hanno segnalato una dichiarazione riguardante i ginecologi abruzzesi. Il file audio è stato inviato in redazione insieme alla trascrizione della dichiarazione a partire dal minuto 6:20 e al commento in conclusione: «Queste sono dichiarazioni molto gravi che non possono essere tenute nascoste».

Silvio Paolucci: «Il punto principale è che nella ginecologia i medici fanno molta intra moenia e fanno molta extra moenia. Cioè, programmano (le nascite) prendendo i soldi dalla gente che va in ambulatorio e poi le portano negli ospedali dove vogliono. Rispetto alla media dei medici, cioè fatto salvo il reparto di ostetricia piuttosto che il reparto di chirurgia, il 75% dei ginecologi fanno questo in questa regione. Noi chiediamo che nel percorso nascite i ginecologi vanno nei consultori, voi non lo trovate nei distretti. E quel lavoro che fanno in privato, lo fanno pubblicamente per voi nei consultoriCerto che non sta bene, certo che poi raccontano una cosa per un'altra. Anche rispetto a una tragedia sfiorata solo tre giorni fa proprio ad Ortona. Queste sono le verità, sono verità che fa comodo non dire e soprattutto non fa titolo di giornale. Non ci cascate stiamo facendo bene anche lì». 

Dichiarazioni molto forti, che stanno già suscitando clamore tra i professionisti abruzzesi, preoccupati per la possibile insufficienza di continuità assistenziale in seguito alla chiusura dei punti nascite abruzzesi così come è stata programmata nei documenti delle ASL. 

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