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A Sebastiano Nino Fezza la fascia di Sindaco de "Il Paese dei Balocchi"

Fezza: «Il valore di un sorriso può vincere una guerra...»

Redazione
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Fano, 04 Agosto 2015 - Anche in una terra desolata, dove tutto è distrutto, può nascere un sorriso. Anche in tempi di guerra, la speranza è viva e permettere di guardare al futuro. Quest'anno il sindaco de Il Paese dei Balocchi porta un insegnamento prezioso: basta poco per fare la felicità, ma è necessario difenderla per garantire un mondo di pace.

Ad indossare la fascia tricolore della manifestazione sarà Sebastiano Nino Fezza, che in 30 anni da cinereporter Rai ha documentato 17 guerre e realizzato oltre 100 reportage nel sud del mondo, per poi cambiare radicalmente la sua vita. Da oltre 2 anni Fezza collabora con @uxilia Italia impegnata nei campi profughi e a sviluppare progetti di aiuto ai bambini vittime della guerra in Siria.

In due anni sono state inviate oltre 150 tonnellate di aiuti di prima necessità e sviluppati progetti in campo sanitario come l'apertura di 6 piccoli ospedali nella Provincia di Idlib e Aleppo. 50.000 sono le persone aiutate nei campi profughi e con distribuzioni casa per casa nei villaggi isolati dal conflitto. 250 bambini studiano in una scuola nel campo di Atma grazie ad @uxilia Italia e 55 bambini hanno trovato una casa nell'orfanotrofio di Reyhanli.

A Fano, Fezza terrà un incontro dal titolo "Raccontiamo la guerra per insegnare la pace" nel quale parlerà della guerra con un'attenzione particolare alle popolazioni che la subiscono, ai deboli, soprattutto ai bambini, ai loro sogni ed alle loro speranze. Si presenterà anche di un progetto che ha visto la collaborazione dei bambini fanesi i quali attraverso letterine e disegni sono in contatto con i loro coetanei siriani.

«Essere Sindaco del Paese dei Balocchi - commenta Sebastiano Nino Fezza - è un grande onore ed una grande responsabilità che mi spinge a fare sempre di più per regalare un sorriso o una speranza ad un bambino. Da anni cerco di raccontare il mondo ad altezza di bambino, ma sono stati proprio i più piccoli ad insegnarmi tantissime cose: ho imparato il valore del sorriso, ho imparato il valore dell'ingenuità, ho imparato il valore della vita. Fano è la mia seconda patria, da più di due anni lavoro insieme con gli alunni delle elementari e con le loro insegnanti, insieme abbiamo creato un filo indissolubile con i bambini meno fortunati che vivono nei campi profughi siriani -e conclude- Insieme abbiamo imparato cosa è la Solidarietà».

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