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Nuovo Percorso Nascita in Abruzzo, Chieti parte per prima

Paolucci: «Un investimento di 8.000.000 di euro per dare la migliore possibilità di successo all'evento nascita»

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«Ridurre la disabilità neonatale e la mortalità infantile, e contenere i rischi per la donna in gravidanza, attraverso un sistema capillare di trasporto in urgenza e una qualità assistenziale adeguata, specie in condizioni di rischio». Questa la finalità della nuova Rete nascita attiva da domani, 1° settembre, su tutto il territorio della provincia di Chieti, e presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa. Erano presenti l'assessore regionale alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, il direttore generale f.f della Asl Lanciano Vasto Chieti, Pasquale Flacco, Il Direttore del Dipartimento Materno Infantile della stessa Asl, Francesco Chiarelli, il presidente della Commissione regionale Sanità, Mario Olivieri, e il Presidente del Comitato ristretto dei sindaci della Asl nonché dell'Anci Abruzzo, Luciano Lapenna

Tre le ambulanze acquistate per elevare il livello di sicurezza di madre e bambino in caso di parto a rischio, una per ciascun Punto nascita di I livello di Lanciano e Vasto dedicate al Servizio di trasporto assistito materno (Stam), mentre il mezzo a disposizione del punto nascita di II livello dell'ospedale di Chieti è riservato al Trasporto in emergenza neonatale (Sten). Un parco mezzi che ha richiesto un investimento di circa 500.000 euro

L'obiettivo è condurre la donna che presenta complicazioni al momento del parto nella struttura più attrezzata e dotata di professionalità adeguate, mentre in caso di nascita improvvisa e nell'impossibilità di trasferire la mamma, un'équipe della terapia intensiva di Neonatologia raggiungerà il punto nascita di I livello per prestare al neonato le prime cure e provvedere subito al trasferimento assistito.

«A Chieti da domani sarà attiva la terza sala parto - ha anticipato Flaccola cui realizzazione era stata inserita nel programma di adeguamento della rete nascita, anche in previsione dell'aumento del numero di parti, che a fine anno potrebbero arrivare a sfiorare i 2.000. Per la stessa ragione, è stato aumentato il numero di posti letto dedicati all'Ostetricia, ora a quota 27, a cui si aggiungono i 6 di Ginecologia e 4 di day surgery, a fronte dei precedenti 25 complessivi. In totale, la dotazione attuale del SS. Annunziata è pari ai posti letto che sommavano in precedenza Chieti e Ortona».

Contestualmente, secondo quanto previsto dal programma di riorganizzazione dei punti nascita, sono state avviate le procedure per dare avvio a lavori di ristrutturazione anche a Lanciano e Vasto: per il  "Renzetti", dotato di 12 posti letto di Ostetricia, 4 di Ginecologia e 2 di Day surgery, sono stati impegnati 4,2 milioni di euro, per la realizzazione di nuovi ambulatori e stanze di degenza. Per il "San Pio", invece, dove di recente erano state eseguite opere di riqualificazione, soprattutto in sala parto, saranno investiti 2.700.000 euro, necessari per l'adeguamento di un reparto con 14 posti letto di Ostetricia, 4 di Ginecologia e 2 di day surgery.

Per quanto riguarda Ortona, invece, dalla mezzanotte di oggi non saranno più accettati nuovi ricoveri, mentre nulla cambia per le donne già presenti all'interno della struttura, la cui degenza seguirà il normale corso fino alla dimissione, sia per problemi di tipo clinico sia chirurgico, oltre ai parti. Ugualmente le attività ambulatoriali già prenotate fino a fine ottobre saranno garantite presso lo stesso ospedale, mentre per tutto il mese di settembre un ginecologo resterà in servizio attivo durante l'intera giornata, e in pronta disponibilità nelle ore notturne e nei giorni festivi, così da prestare assistenza qualificata a quelle donne che, in situazioni di urgenza, dovessero comunque rivolgersi al "Bernabeo". 

Le donne già in lista d'attesa per un intervento chirurgico, invece, saranno indirizzate e accolte in altre strutture aziendali, fatta salva la facoltà di ciascuna di scegliere liberamente l'ospedale e l'équipe a cui affidarsi.

«Per la prima volta sul fronte della nascita l'Abruzzo si allinea alle regioni più evolute - ha sottolineato Paolucci - con l'attivazione di un percorso che prende avvio proprio della provincia di Chieti, a cui seguiranno a novembre Pescara e Teramo. Qui abbiamo messo in campo un investimento di 8.000.000 di euro per dare la migliore possibilità di successo all'evento nascita, soprattutto a quella percentuale di parti che comportano complicanze e possono determinare conseguenze drammatiche per la vita del bambino, che ne segnano per sempre l'esistenza. E' questo l'unico obiettivo di un progetto finalizzato a dare di più e meglio, e non a lasciare sguarniti i territori».

«Questo percorso - ha ribadito Chiarelli - ci permette di ottimizzare procedure e risorse umane e strumentali, creando le condizioni per dare il meglio ai circa 4.000 bambini che ogni anno vengono alla luce nelle nostre strutture. Vale per i parti fisiologici, ma soprattutto per quelli complicati, causa, in moltissimi casi, di danni importanti a carico del sistema nervoso centrale. Abbiamo strutturato una rete capillare ed efficiente, che ci ha permesso di colmare un ritardo di anni». 

Rete Nascita Asl Lanciano Vasto Chieti

TIPOLOGIA ASSISTENZIALE
 
 NUMERO 
 
SEDE
 
UO DI OSTETRICIA DI II LIVELLO 1 CHIETI
UO DI PEDIATRIA/NEONATOLOGIA DI II LIVELLO
(TIN: TERAPIA INTENSIVA NEONATALE)
1 CHIETI
UO DI OSTETRICIA DI I LIVELLO 2 LANCIANO
VASTO
UO DI PEDIATRIA DI I LIVELLO 2

LANCIANO
VASTO


Nella foto da sinistra a destra:

Mario Olivieri, Pasquale Flacco, Silvio Paolucci, Francesco Chiarelli e Luciano Lapenna.

 

Breve scheda tecnica per Stam e Sten

Cos'è lo Stam?

E' la modalità di trasferimento di una paziente con gravidanza a rischio che necessita di cure a maggior livello di complessità per patologie materne o fetali o entrambe. Viene attivata qualora si renda necessario il trasferimento del feto in utero da un Centro di I livello (Spoke) ad un Centro di II livello (Hub) al fine di erogare una adeguata assistenza nelle condizioni di criticità sopra evidenziate.  Il trasporto "in utero", quando praticabile, è da preferire rispetto al trasporto neonatale. Le evidenze scientifiche dimostrano infatti come mortalità e morbilità dei nati prematuramente siano minori nei nati in strutture dotate di terapia intensiva neonatale (TIN) rispetto ai nati in strutture che ne sono sprovviste e successivamente trasferiti.

Il Centro Hub della Asl Lanciano Vasto Chieti è il Punto Nascita dell'ospedale di Chieti, dotato di RianimazioneTerapia intensiva neonatale e di tutte le competenze specialistiche dell'adulto; le restanti Unità Operative di Ostetricia Aziendali sono considerati centri Spoke. Due le tipologie di trasporto: in emergenza, destinato a gestante e feto in condizioni critiche che necessitano di trasferimento urgente per necessità diagnostiche o terapeutiche non disponibili nell'ospedale che li ha accolti; non di emergenza, riservato a gestante e feto che, stabilizzati, necessitano di trasferimento in ambiente specialistico per il completamento delle cure.

Lo STAM è indicato in caso di rischio elevato di parto prematuro, di feto con grave ritardo di crescita, con cardiopatia complessa o con malformazioni complesse che possono richiedere o meno un intervento assistenziale di tipo intensivo immediato, ma anche quando a rischio è la madre ed è lei ad aver bisogno di cure.
 

Cos'è lo STEN?

Il Servizio provvede al trasferimento del neonato critico all'interno della rete perinatale regionale. Viene attivato quando è necessario, in tre diverse formule:  trasferimento di neonati da unità operative di I livello a quelle di II livello, dove siano presenti "Cure Intensive Neonatali", competenze di tipo chirurgico pediatrico o specialistiche;  trasporto del neonato tra centri di terapia intensiva neonatale per l'esecuzione di particolari indagini diagnostiche e/o procedimenti terapeutici altamente specializzati (chirurgia pediatrica, neurochirurgia, cardiochirurgia, dialisi, oculistica, ecc.);  trasferimento del neonato, guarito dalla patologia acuta, in un centro ad intensità di cura inferiore (es. punto nascita di origine o centro più vicino alla residenza della famiglia), che, oltre a rappresentare un ovvio vantaggio economico, permette di evitare il sovraffollamento delle TIN e consente, allo stesso tempo, il riavvicinamento del neonato alla famiglia.

Obiettivo dello STEN è quello di garantire la migliore assistenza al neonato da trasferire con gli standard strutturali e funzionali più adeguati e appropriati alle proprie necessità assistenziali.

Lo Sten viene attivato per neonati d'età gestazionale inferiore alle 34 settimane o con peso alla nascita inferiore ai 1800 grammi, per quanti necessitano di indagini strumentali non eseguibili nel punto nascita in cui si trovano, per neonati affetti da gravi patologie respiratorie o chirurgiche o con compromissione delle funzioni vitali.

Il video della conferenza stampa di presentazione del nuovo Percorso Nascita: 

 

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