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Crisi Politica, i consiglieri comunali Castiglione e Musa: «La città allo sbando»

Criticità nello sport, nei servizi all'infanzia, scarsa attenzione ai bisogni della città...

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Mentre la maggioranza continua a farsi la guerra a colpi di comunicati (PD di maggioranza e PD di opposizione), la città è ferma e le situazioni che aspettano riposte immediate sono tante. La gente è stanca delle polemiche sterili e dei rimpalli di responsabilità, i cittadini hanno bisogno di risposte e, in molti casi, di risposte immediate per programmare il loro quotidiano.

Ad oggi le società sportive di questa città stanno ancora aspettando l’assegnazione degli orari delle strutture sportive: palestra di Caldari, palestra di via Mazzini e palestra di San Giuseppe. Nonostante le domande presentate in estate, ad oggi con l’inizio delle attività, che molte società avevano fissato per il 7 settembre e che invece dovranno rinviare, non ci sono state risposte da parte del Comune. Si naviga a vista con palestre, come quella di Caldari, assegnate settimana per settimana. La scarsa attenzione di questa amministrazione per il settore sportivo è un affronto a tutti coloro che ogni giorno svolgono un'importante funzione sociale per questo territorio, avvicinare i giovani allo sport.

Ma i problemi sono anche tanti altri. L’asilo nido, fiore all’occhiello del Comune di Ortona, da anni è stato distrutto rispondendo solo a logiche di rancore e di vendetta di un assessore che ha voluto fare tabula rasa mandando a casa, tra l’altro, persone che vi lavoravano da oltre vent’anni e che hanno cresciuto ed educato generazioni di bambini, con l’approvazione delle famiglie. Naturalmente anche il nuovo personale ha lavorato dando il massimo, trovandosi però a dover convivere con un’organizzazione e una gestione deficitaria. Tante infatti le lamentele dei genitori, tante le riunioni dei genitori con l’assessore, il dirigente e il responsabile, e ci sono anche comunicazioni ufficiali inviate dalle famiglie al Comune che attestano le criticità che il nido ha sviluppato negli ultimi anni. Il risultato è che oggi il nido “A.Gramsci” di Ortona ha solo 20 iscritti, quando negli anni passati non solo raggiungeva la capacità massima di circa 50 bambini ma addirittura aveva liste di attesa lunghissime, iscrizioni che sono anche in bilico per l’alto costo delle rette.

La disastrosa gestione del bilancio comunale in questi anni ha portato all’aumento di tutte le tariffe a domanda individuale, il nido, la mensa e il trasporto scolastico, mettendo in difficoltà le tante famiglie che purtroppo sono vittime della grave situazione economica e occupazionale della nostra città. Il rischio, visto i ritiri che si paventano, è che all’apertura dell’asilo nido non ci saranno bambini e che il lavoro e l’esperienza di tanti e tanti anni sarà persa per sempre negando alla città e alle tante famiglie che lavorano un importante supporto.

Una perdita che si andrebbe ad aggiungere a quella gravissima determinata dalla chiusura del Punto nascita di Ortona, la cui responsabilità è in capo al centro sinistra regionale e locale.

Intanto, tra le tante cose discusse in consiglio comunale, proposte e approvate, come la gestione deficitaria del Teatro Comunale, ridotto ormai a colabrodo per l'assenza di manutenzione per mancanza di fondi, per cui si deve pensare ad una gestione esterna che permetta di fruirne ma allo stesso tempo di non depauperare la struttura.

Avevamo proposto di introdurre il baratto amministrativo, che avrebbe consentito al cittadino di barattare il pagamento di alcune imposte con il lavoro e al Comune di avere forza lavoro da impiegare nelle tante situazioni difficili. Pratica ormai intrapresa da moltissimi comuni, eppure l’amministrazione comunale non ha ancora dato seguito all’indicazione del consiglio comunale.

Continuare a litigare per assicurarsi un posto o per assicurare il posto a qualche familiare o amico in giunta, senza tenere in alcun conto che la città è ferma, senza tener conto che tanti sono i problemi da risolvere, dimostra come questa maggioranza non abbia a cuore il bene della città ma solo il proprio. La città a settembre è ancora senza il bilancio di previsione rischiando di perdere importanti finanziamenti legati proprio all’approvazione dello strumento contabile.

A dimostrazione che non vi è alcun senso di responsabilità nei confronti della città ma anche dei propri elettori, il Sindaco e la sua maggioranza sono stati eletti per amministrare, per risolvere i problemi e per costruire un futuro per il territorio, ma la realtà mostra chiaramente che non sono in grado di farlo, per cui sarebbe il caso di riportare la città alle urne e darle una nuova classe dirigente.

I Consiglieri Comunali Leo Castiglione e Franco Musa.

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