ISTITUTO TOSTIANO BEFFATO DA D’ALFONSO
Il Presidente Luciano D’Alfonso continua ad offendere la città di Ortona. Pensavamo che dopo le bugie e contraddizioni che hanno portato alla chiusura del Punto Nascite avesse toccato il fondo, invece no.
All’inaugurazione della pinacoteca Cascella dopo aver elogiato la storia culturale della nostra città e sottolineato che dobbiamo essere sempre attenti agli investimenti culturali, ha tirato fuori il solito coniglio dal cilindro annunciando che il 21 dicembre la regione Abruzzo avrebbe elargito un contributo all’Istituto Tostiano guadagnandosi l’applauso convinto del pubblico ortonese.
L’Istituto Nazionale Tostiano vive, infatti, una stagione molto difficile poiché ha visto bloccarsi tutti i contributi che arrivavano dalle istituzioni e oggi il rischio è che uno dei baluardi della cultura abruzzese, perché Francesco Paolo Tosti è patrimonio regionale e non solo ortonese, chiuda i battenti mandando a casa i dipendenti e sospendendo definitivamente l’attività musicale e di divulgazione che da anni porta il nome dell’Abruzzo e di Ortona nel mondo.
Le parole di D’Alfonso hanno quindi aperto uno spiraglio e dato speranza ai lavoratori che da mesi sono senza stipendio.
Ma la vera sorpresa non si è fatta attendere, con la pubblicazione dell’elenco dei contributi elargiti alla cultura per un ammontare di 293mila euro, abbiamo scoperto che all’Istituto Tostiano è stato dato un contributo di 10.000 euro Un contributo assolutamente non sufficiente a salvare l’Istituto ma che servirà unicamente a coprire i costi delle celebrazioni del centenario della morte di Francesco Paolo Tosti, ancora una volta D’Alfonso ha dato solo una soluzione spot per raccogliere un po' di consensi senza però affrontare davvero il problema e così il destino del Tostiano, dei suoi dipendenti e dell’immenso patrimonio documentale resta ancora molto incerto. Quello che dovrebbe far davvero riflettere, scorgendo l’elenco dei contributi assegnati, è come l’Istituto Tostiano che svolge un’attività culturale apprezzata e celebrata fuori dai nostri confini regionali abbia avuto lo stesso contributo e quindi sia stata paragonata al Capodanno di Pescara a cui è stato assegnato un contributo di 10.000 euro. La verità è che ancora una volta si stanno prendendo in giro i cittadini ortonesi, e dopo le tante promesse e le molte sollecitazioni a salvare il Tostiano il governo regionale di centro sinistra ha saputo rispondere solo con un piccolo contributo “elettorale” senza però che dietro vi sia un vero progetto per salvare l’Istituzione. Perché l’argomento meriterebbe uno studio più approfondito per capire anche come trasformare l’Istituzione e renderla anche più “competitiva” sul mercato culturale e magari svincolarla gradualmente anche dai finanziamenti pubblici, e invece oggi, nel silenzio anche dei rappresentanti regionali che amano definirsi “ortonesi”, il sindaco D’Ottavio e i suoi collaboratori di centro sinistra si affretteranno a ringraziare e complimentarsi con D’Alfonso pur sapendo che il problema non solo non è stato risolto ma si fa ogni giorno più difficile.
lI Consigliere Comunale
Leo Castiglione