L’inaugurazione di lunedì del reparto di ginecologia oncologica è l’ennesima farsa che questo governo regionale di D’Alfonso e Paolucci propinano agli ortonesi. Inaugureranno un reparto che a breve, quando finiranno i lavori al clinicizzato di Chieti, tornerà al SS.Annunziata così come scritto ufficialmente nella delibera n. 218 del 10/08/15 a pag. 3 firmato dal direttore generale facente funzioni, Pasquale Flacco, che allego integralmente.
Nessun regalo dunque agli ortonesi e nessuna vocazione specialistica per il nostro nosocomio, solo sistemazioni temporanee in attesa di rafforzare e implementare ancora di più l’ospedale di Chieti.
Una scelta chiara dell’assessore regionale alla sanità , Silvio Paolucci, che pur essendo stato eletto da questo territorio lo ha ripagato svuotandolo di dignità e di servizi a favore di logiche partitiche.
Dopo la chiusura immotivata del punto nascite cittadino, in base a logiche smentite sia dal ministero che dai dati oggettivi, e dell’unità operativa di ginecologia, hanno gradualmente depotenziato il pronto soccorso ed è in fase di chiusura anche il reparto di medicina. Pare evidente quindi che non ci sia nessun piano di specializzare il nostro ospedale ma semplicemente di portarlo alla chiusura o al massimo di lasciarlo come ospedale di territorio.
I fatti di cronaca mostrano quotidianamente come il piano sanitario voluto da D’Alfonso e Paolucci sia assolutamente avulso dalle necessità e dai bisogni reali dei cittadini e dei territori, e come invece risponda unicamente a logiche di assegnazione che guarda caso favoriscono soprattutto le cliniche private, e questo non lo diciamo noi ma lo stesso ministero che non ha ancora permesso l’uscita dal commissariamento della Regione Abruzzo in attesa di alcune verifiche.
L’inaugurazione di ginecologia oncologica, al di là dei professionisti che vi lavoreranno e degli illustri ospiti invitati, non è altro che un’ennesima presa in giro verso gli ortonesi, uno specchietto delle allodole per distogliere dallo scippo fatto a questa città , lo svuotamento progressivo del nostro ospedale. Perché se davvero ci fosse stata la volontà di vocare il nostro presidio allora avrebbero lasciato l’unita operativa di ginecologia con servizio di anestesia H24 (e non dal lunedì al venerdì come adesso) in attesa dell’insediamento di ginecologia oncologica, per creare davvero un percorso di salute completo per le donne.
la pagina della delibera
lI Consigliere Comunale Leo Castiglione