La processione di Cristo Morto rientra nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie alle ore 22,30.
La spiegazione "spirituale" del Vicario della Diocesi: Lanciano-Ortona Don Antonio Di Lorenzo,
in sostituzione del Vescovo Emidio Cipollone, impegnato nella processione di Lanciano, è stata chiara, netta,puntuale e focalizzate sulle vicende, che stanno sconvolgendo il Mondo ed in particolare il Belgio.
"Dobbiamo aprire il cuore, non avere paura. Credere in Cristo vale la pena. Nell'anno della Misericordia la sofferenza va vissuta non eliminata. Gesù si è fatto Uomo liberamente. E' stato condannato a morte perchè accusato di essersi proclamato Re dei Giudei. Per Noi sì è fatto flagellare ed ha sofferto per Vincere la Morte. La sofferenza è un male necessario,perchè è già nella storia del Singolo Uomo, come lo è la morte del corpo, come conseguenza del Peccato. Poi il cammino verso la patria celeste, l'eternità dell'anima" ha concluso Don Antonio Di Lorenzo.
Il Corteo funebre è stato seguito con molta attenzione dagli ortonesi,che in massa si sono riversati nelle vie cittadine. Un ordine pubblico ben coordinato dalla Polizia Locale e dalla Protezione civile hanno agevolato lo svolgimento del "passaggio" del Cristo Morto. Lumini accesi dai fedeli sulle porte di casa e sui balconi, un silenzio spettacolare ha reso l'ambiente della città molto suggestivo. Si sentivano soltanto i rumori impercettibili delle scarpe dei portatori, che con passo cadenzato hanno partecipato con molta devozione. Non ci sono state defezioni, il rito più sentito dagli ortonesi deve proseguire la sua lunga vita, senza curarsi dei pettegolezzi,,che non hanno alcun valore spirituale,nonchè storico. Certo una partecipazione ed un coinvolgimento di tutte le Parrochie sarebbe la migliore soluzione. Siamo sicuri che i "bravi" organizzatori apriranno le porte a tutti gli uomini di buona volontà.
Gesù è morto. SILENZIO.
