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I CITTADINI CHIEDONO CERTEZZE ANNUNCIANO BATTAGLIA SUL PIANO REGOLATORE PORTUALE.

ASSEMBLEA SPONTANEA DEGLI ECOLOGISTI E DEI RESIDENTI NELLA ZONA NORD A DIFESA DELLA NATURA.

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I cittadini esaminano i documenti inerenti l'ipotetica realizzazione della strada, che dal porto collega la ex statale, attraversando la zona nord, denominata Peticcio.

In altri termini, la bretella nord dovrebbe partire dalla famosa spiaggia della ritorna, costeggiare la zona dello scalo per percorrere tutta la zona del depuratore, sfiorare l'antica fontana di Annibale [fonte del torrente Peticcio], per risalire poi sulla ex statale 16 all'altezza della curva di Filiberto.

 Una opera gigantesca che, secondo il parere degli ambientalisti, distruggerebbe l'intera bellezza della costa e vieterebbe di fatto l'attraversamento della  pista ciclopedonabile del parco teatino, in fase di realizzazione.

Alla luce dei fatti, l'assemblea convocata dall'operatore turistico Pasquale Cacciacarne Ã¨ servita per discutere ed analizzare la problematica dell'ambiente e delle opere previste nel piano regolatore portuale.

I nodi da sciogliere sono molteplici e di difficile soluzione  da prendere in breve tempo.

Molto probabilmente, il futuro sarà legato all'esito del questionario che il Comune di Ortona sta per inviare alle famiglie, dove  si chiede l'autorevole parere dei cittadini ortonesi.

L'esito non sarà vincolante ai provvedimenti che le varie istituzioni prenderanno, ma sicuramente sarà una volontà espressa da prendere in esame e tenere in considerazione.

                                                                    RIPARI DI GIOBBE  

L'assemblea ha ribadito la necessità che l'entrata dei Ripari rimanga sempre accessibile ai cittadini  ed ai turisti, i quali vogliono godere a costo zero la splendida spiaggia dei Ripari di Giobbe, patrimonio dell'umanità.

                                                         NASCE IL COMITATO SPONTANEO

La prossima riunione vedrà la "luce" di un comitato, che seguirà nei minimi dettagli l'evolversi della situazione. Una volta acquisita ed analizzata la problematica, non è da escludere un ricorso al Ministero dei lavori Pubblici per favorire l'annullamento del piano regolatore portuale.

Il questionario da compilare è il primo passo della spinosa vicenda..poi si vedrà.

 

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