Le lancette dell'orologio dell'arbitro Paterna di Teramo si trovavano al centoquattordicesimo minuto dei tempi supplementari,, quando il giocatore della Virtus Ortona Maccarone da ottima posizione, ha scaraventato sulle braccia del portiere avversario il pallone della probabile salvezza.
Qualche attimo dopo, gli ortonesi rimanevano in dieci a causa dell'espulsione di Scioletti ,per una presunta testata nei confronti di un giocatore del Villa 2015. In inferiorità numerica, sono stati colpiti in una azione di contropiede, trasformata in rete dal centravanti Miele, 1 a 0 e partita finita.
Il raddoppio di Rapino allo scadere della gara, ha sancito definitivamente l'addio al campionato di Promozione abruzzese, girone B.
Lo sconforto e l'amarezza scendono nei cuori dei giocatori dell Virtus Ortona, che lasciano il campo con le lacrime negli occhi
La gara era iniziata bene per i gialloverdi, padroni del campo e pericolosi anche in zona d'attacco.
In un solo episodio il portiere Raspa è dovuto intervenire su una conclusione ravvicinata di Grossi.
La Virtus Ortona, esce dall'antistadio di Francavilla a testa alta e può recriminare la salvezza in tre occasioni d'oro, accadute nella ripresa. Lieti,Granata e Scioletti, hanno mancato il bersaglio da pochi passi dalla salvezza.
Un elogio alla terna arbitrale, che ha diretto molto bene la gara. Gli assistenti: Francesco Caruso e Andrea Consalvo, unitamente al direttore di gara Roberto Paterna di Teramo, fanno onore alla Lega calcio.
La retrocessione rimane sempre una pillola amara da ingoiare, ma proprio in questi momenti di sconforto, occorre una pausa di riflessione, per ripartire con una migliore organizzazione societaria.
Un grazie particolare, ai giocatori della rosa, allo staff tecnico guidato da: Fabio Sanguedolce e agli addetti ai lavori. Tutti hanno lavorato in silenzio, senza rumori di sorta...
Ricominciamo, magari unendo tutte le forze disponibili nel settore calcio, che rimane comunque, lo sport più popolare.,
ARRIVEDERCI ALLA PROSSIMA STAGIONE AGONISTICA. GRAZIE LO STESSO GIALLOVERDI.