“D'Ottavio continua a prendere per i fondelli gli ortonesi. Dopo le mai arrivate battaglie per la difesa del Bernabeo, si conferma sibillino ed ambiguo anche nella battaglia contro la realizzazione del deposito di GPL”. Questo il commento di Tommaso Cieri, capogruppo di Forza Italia dopo la seduta del consiglio comunale di ieri.
“Più volte – prosegue Cieri - avevo chiesto informazioni per sapere come il Ministero si fosse espresso in merito alle osservazioni dei portatori d'interesse al progetto del deposito di GPL, ma mai nessuna risposta esauriente é arrivata. Pertanto ho presentato un ordine del giorno al fine di nominare un rappresentante del consiglio comunale che si informasse presso il Ministero per avere conoscenza e contezza del reale iter ed esito. Tale ordine del giorno sottoscritto anche dai colleghi Fratino, Marino, Ricci, Musa e Cocciola é stato discusso nei lavori del consiglio comunale di ieri. In tale circostanza mai avrei immaginato di scoprire da D'Ottavio che le osservazioni fossero state inviate soltanto giovedì 29 settembre u.s., dopo oltre 3 mesi dal recepimento. Ci chiediamo perché siano state ferme per oltre 3 mesi, a che pro? Ritengo che questo sia un atto di negligenza profondamente grave ed offensivo verso la cittadinanza ortonese. Dopo aver espresso la sua contrarietà a seguito delle manifestazioni dei cittadini, il sindaco ha sempre dichiarato che si sarebbe battuto affinché tale deposito non fosse realizzato, ma soprattutto che sarebbe stato l'unico responsabile. Alla luce di ciò chiediamo le dovute spiegazioni.
“Forza Italia é stata l'artefice della battaglia alla realizzazione del deposito GPL e questo é l'ennesimo atto per vigilare su questa vicenda. Continueremo a farlo portando avanti la contrarietà della cittadinanza nelle sedi opportune e soprattutto con gli strumenti adeguati. Non abbiamo mai preso in giro i cittadini ortonesi a differenza di chi oggi, improvvisandosi senza conoscenza e competenza, insiste con il referendum, proposta che tra l’altro noi stessi avevamo avanzato in tempi non sospetti, ma non realizzabile perché contraria allo Statuto. Era stata chiesta anche una modifica al Prefetto ma in quel caso avevamo ricevuto risposta negativa. L’unica strada percorribile – rimarca Cieri - era quella percorsa ed alla luce degli ultimi eventi proseguiremo con le dovute azioni”.
c.s. Tommaso Cieri