Non si riesce a capire come un Sindaco che ha lasciato decorrere i termini per la presentazione del ricorso al Tar possa essere stato nominato membro in una ristretta commissione di sindaci chiamati ad esprimere pareri sulle organizzazioni sanitarie del territorio di riferimento: "il Bernabeo di Ortona deve conservare la presenza del pronto soccorso attivo 24 ore su 24" sono le sue testuali parole.
Ancora una volta tra il dire e il fare del primo cittadino si frappone "la solita politica" ed è forse su questa che è stato chiamato per vigilare affinché si realizzino i "disegni" riguardo a uno scellerato Piano di riorganizzazione sanitario.
Proprio ora che il Tar sta cominciando a dare ragione a quei sindaci ( come Gissi e Penne) che insieme a tanti altri in qualsiasi modo si sono battuti per difendere la sanità sul proprio territorio, D'Ottavio rimane ingessato nella sua inerzia. Chissà perché!
Abbiamo il ragionevole dubbio che forte di questo nuovo incarico potrebbe venderci "fumo" dicendo che il Pronto Soccorso e il PPI Punto di Primo Intervento sono la stessa cosa: non è affatto vero non lasciamoci ingannare!
Il Decreto Ministeriale 70 /2015 del 2/4/2015 precisa che la funzione del PPI è la trasformazione in postazioni medicalizzate del 118 entro breve periodo.
Nella fase di transizione verso la gestione del 118, le attività dei Punti di Primo Intervento devono limitarsi al trattamento delle urgenze minori ed ad una prima stabilizzazione del paziente al fine di consentirne il trasporto nel Pronto Soccorso più appropriato.
Quindi i PPI sono a tempo!
I bambini a Ortona non nascono più, non possono essere più curati nel loro ospedale, gli anziani fra non molto saranno costretti a migrare nei corridoi di Chieti o Lanciano, facciamoci togliere anche il pronto soccorso e l'opera sarà completa !
c.s. Il Comitato di Ortona