Il patron del pastificio De Cecco, il cavaliere Filippo Antonio De Cecco farebbe arrivare le sue materie prime per la produzione della pasta al porto di Ortona se questo avesse i fondali giusti per far entrare navi di una certa stazza a pieno carico.
Questo significa dragare il bacino locale in modo che le granaglie possono essere dirottate direttamente al porto ortonese, porto regionale di valenza nazionale, e, probabilmente, non più al porto di Napoli del quale il gruppo De Cecco si serve in questo momento. Certo siamo ancora nel campo delle ipotesi, delle nuove prospettive, tutto è ancora da vedere, ma di certo il presidente De Cecco un'apertura in tal senso l'ha fatta alla città di Ortona, in occasione di un incontro con il capogruppo del PD, Tommaso Coletti avvenuto durante la cerimonia di inaugurazione di due nuove linee produttive installate nello stabilimento locale.
“Nell'ambito dell'inaugurazione di due nuovi grandi macchinari per la produzione di pasta, mi sono incontrato con il presidente dell'azienda, Filippo Antonio De Cecco”, riferisce il senatore Coletti, “e alla mia domanda come mai Presidente fate scaricare le materie prime a Napoli e non a Ortona mi ha risposto, in sostanza, che se l'amministrazione comunale riuscirà a far dragare il porto al fine di ottenere la profondità operativa adeguata per permettere lo scarico e il carico delle sue merci, si servirà in futuro di Ortona”.
In questo, modo in pratica si incrementeranno i traffici commerciali e, ovviamente la logistica del porto, e a questo punto l'escavazione dei fondali diventa un obiettivo strategico da raggiungere, anche perchè sono stati assegnati a Ortona i fondi Fas di circa 9milioni di euro per l'operazione di dragaggio dello scalo, ma questi non ancora usufruiti dalla città. Si ricorda che anche la precedente amministrazione del sindaco Nicola Fratino ha rincorso per molto tempo questi importanti finanziamenti che pare ci siano, ma che non sono mai arrivati a destinazione.