I LAVORI andavano fatti ,ci mancherebbe altro, ma potevano e dovevano finire prima delle feste NATALIZIE come promesso.
Una volta, per denigrare chi non manteneva fede a quanto detto, si diceva che erano PROMESSE DA MARINAIO ma ora, in tempi moderni ,e' stato soppiantato da " PROMESSE DI POLITICI ".
Per cortesia risparmiateci le giaculatorie e le scuse, c'e' una sola cosa da fare , VERGOGNARSI DI NON VERGOGNARSI-
I fatti parlano da soli, e questi testimoniano che via della liberta' e' un cantiere aperto e i numerosi negozi coinvolti sono penalizzati in termini d'incassi proprio nel periodo in cui si sperava di recuperare un'annata gia' di per se molto difficile.
Parliamoci chiaro , questa situazione non cala dal cielo ma dalla mancata sensibilita' dell'autorita' preposta ed in particolare all'assessore ai lavori pubblici DOMENICO DE IURE che avrebbe dovuto provvedere a far iniziare i lavori almeno un mese prima di ottobre onde evitare un danno che pesa sulle spalle dei Commercianti e su tutta la Citta' che si presenta in modo indecoroso alle tante agognate festivita'.
L'incuria e' anche questa ed anzi della peggiore in quanto la programmazione in questi casi non e' un contorno ma l'essenziale e questa e' mancata del tutto.
I commercianti, a questo punto vengono risarciti del mancato guadagno ? Certo, voi direte che e' pura Utopia ma io rispondo che , invece, cosi' dovrebbe essere , perche' e' la mancata programmazione adeguata che ha causato il danno.
I POLITICI dormono sugli allori perche' i CITTADINI non protestano mai ? Se e' cosi' , come in effetti lo e', bisogna cambiare atteggiamento e costringerli a fare il bene NOSTRO e non le lotte di potere per accaparrarsi i posti di comando migliori per perpetrare a loro piacimento le scorribande a danno del POPOLO.
Le angherie che subiamo sono in minima parte anche colpa nostra perche' ci fidiamo di chi abbiamo mandato al potere mentre dovremmo sempre dubitare cosi' da marcarli stretti ed impedirgi di uscire dai binari di una buona Amministrazione della cosa pubblica.
