Il 21/03 /2017 il Commissario prefettizio Domenica Calabrese firma l’ordinanza di sospensione di qualsiasi attività di lavorazione, vendita, deposito e commercio di alimenti all’interno del mercato coperto comunale di Ortona. E così comincia l’odissea dei circa 40 operatori del mercato, che dalla sera alla mattina vedono chiudere il loro punto vendita e si ritrovano letteralmente sbattuti in mezzo alla strada. E’ questo il triste epilogo di una storia che va avanti da almeno un decennio.
Il mercato coperto è una struttura risalente all’epoca fascista, di grande pregio architettonico, adibito a mercato ortofrutticolo da tempo immemore. Un mercato al quale gli ortonesi sono affezionati perché fa parte della loro storia. Ma le amministrazioni comunali succedutesi nei lustri non hanno mostrato di tenere a questo grande bene della comunità e così il mercato coperto è stato lasciato languire, fintanto che non si è prospettato all’orizzonte addirittura il pericolo del suo abbattimento per farne un altro monumento al cattivo gusto. Che le condizioni fossero gravi era cosa nota e la coperta diveniva man mano più corta. Vi fu dapprima l’ispezione dei Vigili del fuoco, nel 2015, che chiaramente riscontrarono problemi alla struttura, ma il mercato continuò a resistere. In data 06/09/2016 la giunta comunale, con delibera n. 238, approvò il progetto definitivo che vide lo stanziamento di circa 300.000 euro per interventi di recupero, certo pochi spiccioli se si pensa che bisogna sostituire il tetto in eternit, mettere in sicurezza e ripulire. Da alcune indiscrezioni sembra infatti che il preventivo di spesa originario fosse dell’ordine di circa 4 milioni di euro, ma in tutti i casi, l’affidamento dei lavori è ancora in itinere, sebbene il termine fissato per la riconsegna è fine settembre. Poi vi fu il problema della pulizia dello stabile che non fu eseguita in maniera approfondita per un certo periodo e che gli operatori più volte sollecitarono. Per arrivare fino a un mese fa quando, in seguito ad esposti anonimi, arrivò il sopralluogo da parte dei Nas di Pescara, i quali diedero alcune prescrizioni da rispettare, ma a cui invece seguì la sospensione immediata delle attività, disposta dal SIAN della ASL2 Lanciano-Vasto-Chieti. Appunto cronaca di una morte annunciata.
Gli operatori, tra cui chi scrive, si sono così costituiti in Comitato per affrontare questa nuova battaglia e come tale sono state avanzate diverse proposte per la sistemazione “temporanea”: il piazzale del parcheggio Ciavocco con la realizzazione da parte del Comune di una copertura oppure p.zza Plebiscito con la realizzazione di gazebi a nostre spese, ma l’amministrazione, liquidando tout court queste proposte, ci ha sistemati sul piazzale del parcheggio Ciavocco, senza alcuna copertura, senza acqua, elettricità, bagni funzionali, lasciando gli operatori del pesce sotto il portico e decretando così lo smembramento del mercato. Oggi (20/04/2017) poi con una situazione meteorologica difficile, è stato avvilente e umiliante lavorare, sferzati dalla pioggia e dal vento, affogati nelle enormi pozzanghere, con ombrelloni che volavano e i nostri prodotti che si rovinavano. Ma questo è civile? Noi siamo agricoltori, fruttivendoli, commercianti del pesce e del formaggio, siamo gente abituata al vento, alla pioggia, al sole di luglio e al freddo di gennaio, ma non vogliamo essere trattati così. Il mercato ortofrutticolo rappresenta una risorsa, come afferma la stessa Coldiretti:”Non è un caso che l’81% degli italiani se fosse libero di scegliere preferirebbe comperare la frutta direttamente dagli agricoltori e l’88% degli italiani vorrebbe avere un mercato vicino a casa per avere più possibilità di scelta ed acquisto”. E’ la possibilità per gli ortonesi di mangiare il cibo del proprio territorio, di guardare in faccia l’agricoltore che lo ha prodotto, di connessione diretta tra la città e la campagna.
Continuiamo a chiedere una sistemazione dignitosa perché questa al Ciavocco non lo è per vari motivi: siamo all’interno di un parcheggio, con le automobili che ci scaricano addosso tutti i gas, non ci sono posti sufficienti per tutti, è una posizione estremamente esposta agli agenti meteorologici (tanto che in Ortonese la zona è definita come “freca vent”), in caso di pioggia vi è l’allagamento di tutto il parcheggio. Desideriamo inoltre sollecitare tutta la cittadinanza a fare propria questa battaglia, perché il mercato coperto non è solo di noi operatori, è un pezzo di Ortona, è di tutti e, se ben utilizzato, può costituire un fiore all’occhiello della città. Da parte nostra vi è tutta la disponibilità a dialogare e a trovare altre soluzioni, ma chiediamo anche all’Amministrazione di mostrare maggiore sensibilità verso questo problema. Infine desideriamo ringraziare il signor Franco Giuliani, che si è attivato partecipando a diversi incontri, gli “Amici di Beppe Grillo”, che hanno organizzato una raccolte firme e tutti i cittadini che hanno partecipato alla stessa.