"Ho difeso e continuerò a difendere il Cammino di San Tommaso da chi ne ha stravolto il senso

allontanandolo dai suoi ideali trasformandolo in una agenzia di promozione del vino per fini personali.

Non fare bilanci, trasferire la sede in casa propria, non condividere le manifestazioni, non convocare le assemblee se non dopo aver ricevuto il ricorso, a sessanta chilometri da Ortona senza convocare tutti i soci, usare il nome di chi ha ideato e organizzato l'associazione, non rispondere ai soci, è quello che è stato fatto di cui la cittadinanza verrà messa a conoscenza.

La realtà che non può essere smentita, è che  il Giudice non ha accolto un provvedimento cautelare, peraltro senza entrare nel merito dei fatti, ma tutto deve essere ancora deciso perchè adesso se ne occuperà il Tribunale in sede di reclamo.

La distanza tra questa dirigenza della associazione e la città è ormai siderale e questo fa male a tutti".

c.s. Remo di Martino