“Il porto ha ora un suo comitato con un esecutivo e un presidente. Il sindaco Castiglione ha voluto come al solito imporre i suoi nomi non accettando nessuno dialogo con le minoranze. Un metodo che farà ricadere ogni responsabilità su di lui e sulle sue scelte. Questi giochi personali a me non interessano, il mio compito è dare spazio ai cittadini e a quanti vogliono capire perché abbiamo un porto di rilevanza nazionale che è fanalino di coda, che rischia l’isolamento. Io credo che lo scalo portuale ha necessità urgente di una svolta chiara, altrimenti questa economia resterà un sistema chiuso, per pochi e improduttivo. Io non deluderò quanti sperano in una economia aperta e trasparente”. A parlare è Peppino Polidori, consigliere comunale di Forza Italia, gruppo di opposizione nell’Aula consiliare. Lunedì sera, infatti, si è insediato il nuovo Comitato porto, un organismo che ha un ruolo consultivo e propositivo nel dare indicazioni di sviluppo dello scalo marittimo. Polidori ha sottolineato con “rammarico”, il metodo usato per le nomine “il sindaco ha forzato la mano”, racconta Polidori, “come al solito vuole spadroneggiare con prepotenza ribadisce il suo ruolo di maggioranza ma non si accontenta solo di quello, vuole anche decidere per conto delle minoranze, un metodo che non solo io personalmente disapprovo ma che contesto apertamente”.
Peppino Polidori, infatti, è partito alla carica criticando il fatto che il sindaco Leo Castiglione abbia voluto decidere, - escludendo ogni tipo di collaborazione con la minoranza -, tutto il nuovo vertice del Comitato Porto. “Non mi meraviglio che il sindaco Castiglione cerchi di blindare a suo uso e consumo ogni nomina, ma questo metodo gli si ritorcerà prima o poi contro”, contesta Polidori. A far scattare la critica del consigliere di Forza Italia è stato il fatto che invece di mettere sul tappeto cosa sarà utile per il porto il sindaco abbia voluto solo concentrarsi sugli incarichi da concedere ai suoi fedelissimi e con quanti abbia raggiunto nuovi accordi.
“Queste guerricciole personali fatte dal sindaco a me non interessano. Quello che mi preme è il futuro dello scalo marittimo che deve essere al servizio della città, essere un valore aggiunto della economia Ortonese. La prima riunione è già iniziata con il piede sbagliato, ossia ho capito che si vuole piegare questo bene pubblico alle esigenze di pochi”. Per Peppino Polidori la partita da giocare ha un nome :”Trasparenza”. “Non mi piacciono i misteri e nemmeno le zone d’ombra quando si parla di un bene pubblico”, sottolinea il consigliere di Forza Italia, “Ho insistito come componente di minoranza che vorrò esaminare le carte e capire cosa avviene nell’area portuale, in particolare chi decide cosa e in nome di chi. Sarà un lavoro impegnativo ma confido di avere i cittadini di buona volontà dalla mia parte. So che ci sono e che mi daranno un aiuto”.
c.s. Peppino Polidori