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Sulla Commissione d’inchiesta ho mantenuto la parola. Ora possiamo capire come e perché il Comune abbia dovuto pagare una cifra astronomica per un esproprio sul cui valore c’era un accordo e dalle casse municipali erano già usciti i soldi per rimborsare i terreni acquisiti.
Venerdì ho presentato ai capigruppo consiliari l’istanza per far iniziare il cammino alla Commissione d’inchiesta sul cosiddetto “esproprio d’oro”.
Avevo fatto un patto con i cittadini, quello che votandomi mi sarei occupato seriamente di amministrare Ortona, non a parole ma con i fatti e che non mi sarei fermato davanti alle solite parole, a qualche scusa più o meno plausibile che al posto di chiarire i fatti più delle volte sono pietre sulle cose accadute.
E’ bene che si faccia luce anche su quelle vicende, delicate e controverse, come nel caso dell’esproprio milionario, dove una cifra di partenza già pagata si è poi quadruplicata, vicenda che metterà in difficili condizioni le casse Comunali. Ho ricostruito tutti passaggi e- chi mi segue potrà leggere tutto per bene -, nella istanza che allego. Nel presentare la richiesta di Commissione d’inchiesta e nel formalizzarla ho sollecitato il sostegno degli altri consiglieri, per ora hanno firmato tutti i colleghi della minoranza. Mi auguro che dando, per così dire il buon esempio, firmino anche il sindaco Castiglione e i consiglieri di maggioranza. Infatti ci sono temi che richiedono la massima collaborazione tra partiti e consiglieri nell’interesse di tutti i cittadini.
In consiglio sono stato chiaro, in più occasioni ho ribadito questo concetto: chi sbaglia deve rispondere dei propri errori e i costi di decisioni sbagliate non devono ricadere sulle tasche dei cittadini ma su quelle di chi ha commesso troppe incredibili leggerezze o omissioni gravi.
Con le firme su questa iniziativa sapremo chi vuole fare chiarezza e chi no. Chi crede in un vero cambiamento di Ortona e chi fa chiacchiere su chiacchiere a tutti i livelli.
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C.S. Peppino Polidori