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UN ORTOPEDICO DELL'OSPEDALE DI ORTONA SOSPESO PER 10 MESI DALLA PUBBLICA PROFESSIONE

AGEVOLAVA I PAZIENTI NON FACENDO PAGARE I TICHET SE SI SERVIVANO DEI FARMACI VENDUTI DAL FIGLIO

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Un fenomeno di " mala sanita " all'Ospedale di Ortona. 

Il noto Ortopedico Antonio Consorte che svolgeva attivita' soltanto ambulatoriale presso l'Ospedale Ortonese e' stato sospeso per 10 mesi dall'esercizio della propria professione in quanto recidivo nella sua condotta che consisteva nell'agevolare anche con l'esenzione di Tichet e con promesse di  cure immediate i pazienti che si sarebbero serviti della Parafarmacia del figlio. 

Questi fenomeni purtroppo non sono isolati ma rappresentano un comportamento molto diffuso sia negli Ospedali pubblici che in quelli privati.

Il " il dio denaro " la fa da padrona ed inquina anche quella che dovrebbe essere la piu' nobile delle professioni. Quando si parla di salute si tocca un tasto sensibile di ognuno di noi e ci ferisce profondamente immaginando che potremmo essere anche noi vittime dello stesso trattamento.

Simili episodi sono emblematici , purtroppo , di fenomeni che sempre piu' frequentemente le cronache ci riferiscono ed anzi molte volte di una gravita' inusitata. Tutti ricordiamo cio' che e' successo a Monza ed anche qui ad opera di un Ortopedico che prendeva mazzette scegliendo protesi d'Anca che non avevano i requisiti richiesti o comunque di qualita' non idonea a dare risultati soddisfacenti.

La categoria dei medici , naturalmente , non esce intaccata nella sua integrita' perche' la maggior parte dei professionisti opera con dedizione e passione ed a volte la fa anche  come missione per portare conforto e guarire le malattie che ci perseguitano .

Non voglio accanirmi contro i singoli ma cio' nondimeno  voglio ricordare loro che macchiarsi di condotte non consone alla deontologia professionale e' gravissimo perche' si tocca la Salute delle persone che e' la cosa piu' preziosa che abbiamo .

Alcuni pazienti , pare, che non accettavano supinamente i desiderata del professionista venivano fatti oggetto di condotte che non agevolavano l'iter,  anzi le ritardavano, di successive prestazioni . 

Oltre al Professionista , accusato di abuso d'ufficio e altro , anche il figlio e' indagato per gli stessi reati del padre. I pazienti ne hanno ricevuto un danno ma anche le ASL hanno avuto un ingente danno economico ragguardevole stante l'ipotesi che il tutto riguarda oltre un centinaio di casi.

 

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