La nuova stagione balneare si avvicina e Ortona, sul fronte del turismo, torna a farsi trovare del tutto impreparata. Nessun intervento migliorativo, nessun cambio di passo e nessun salto culturale è stato messo in campo da parte dell'amministrazione guidata dal sindaco Castiglione, né sul piano della valorizzazione della città né a livello di marketing territoriale.
Eppure Ortona è una delle poche località abruzzesi ad essere nelle condizioni di abbinare un tratto di costa di suggestivo, un centro storico di assoluto pregio, tradizioni ancora vive e uno staordinario patrimonio eno-gastronomico. Senza contare il ruolo nevralgico che potrebbe assumere l'infrastruttura portuale, ampiamente sotto-utilizzata rispetto al suo potenziale.
Certamente, negli ultimi tempi, abbiamo salutato con soddisfazione l'inaugurazione della nuova pista ciclopedonale, realizzata con fondi regionali, ma non è certo possibile fermarsi a questo. E' necessario innanzitutto completare l'opera, che al momento è di fatto un'incompiuta, e occorre rendere Ortona attrattiva, funzionale, al passo con i tempi e facilmente raggiungibile.
Riteniamo fondamentale mettersi al più presto al lavoro per restituire dignità e identità al porto, che potrebbe assumere un ruolo davvero centrale sul piano dello sviluppo turistico. Oggi, invece, il porto di Ortona è fermo, non ha un'anima turistica né un'anima commerciale, e si limita ad accogliere la miseria di una nave da crociera l'anno, che porta in dote alla città appena una cinquantina di turisti mordi e fuggi.
La Regione Abruzzo ha da poco lanciato un nuovo bando di gara per l'affidamento, a partire dal 2019, dei servizi di trasporto marittimo tra la nostra regione e la Croazia: gli operatori economici, per i quali è previsto un contributo di 800mila euro l'anno, potranno scegliere se fare base nel porto di Pescara o in quello di Ortona. A Pescara i lavori di ristrutturazione e ampliamento del porto sono in piena attività , mentre nella nostra città vige l'immobilismo più totale. Non vorremmo che Ortona perdesse l'ennesima opportunità di rilanciare il suo porto e tornare protagonista, a causa dell'insipienza e della mancanza di visione dei propri amministratori.
Sarebbe il caso, poi, di restituire ad Ortona l'immagine di una località balneare civile, accogliente e in grado di offrire servizi di qualità , a partire dai parcheggi, che lungo il litorale continuano ad essere insufficienti. Nella zona balneare del Lido Riccio, una delle più storiche e rinomate del nostro territorio, scarseggiano le aree di sosta per le auto, manca l'illuminazione, la segnaletica stradale è insufficiente e i controlli delle forze dell'ordine sono sporadici. Carenze, sotto vari aspetti, si lamentano anche nella zona Saraceni.
Appare essenziale, inoltre, salvaguardare la qualità delle acque del mare. La sostenibilità ambientale rappresenta il principale punto di forza di qualsiasi località turistica costiera e invece Ortona, neanche quest'anno, è stata giudicata all'altezza di ricevere l'ambita Bandiera Blu, assegnata ad altre nove località abruzzesi. La qualità delle acque, per fortuna, negli ultimi anni è migliorata, anche se permane il divieto di balneazione nella zona Foce del Foro. Gli sforzi vanno comunque raddoppiati, per rendere eccellente la qualità delle acque marine, che rappresenterebbe un patrimonio di inestimabile valore per tutto il territorio di Ortona
E' necessario, infine, rivitalizzare il centro storico cittadino, attraverso iniziative mirate ed eventi, e tramite una costante attività di supporto alle attività commerciali e artigianali. La città deve essere resa viva e appetibile quanto meno per l'intera durata stagione estiva. Tutto questo senza lasciare indietro le contrade periferiche, che andrebbero coinvolte in un più ampio programma di iniziative, in grado di valorizzare le caratteristiche identitarie e le peculiarità paesaggistiche di ogni singola porzione di territorio.
Il turismo è uno straordinario volano per lo sviluppo e lo sviluppo si traduce nella creazione di nuove opportunità lavorative. Quel lavoro che oggi latita paurosamente nella città di Ortona e che rischia di ferire a morte il nostro territorio. Non è più possibile restare a guardare, è arrivato il tempo di restituire un futuro ad Ortona.
Angelo Di Nardo - Capogruppo al Comune di Ortona per Fratelli d'Italia, Noi con Salvini, Libertà e Bene Comune per Ortona