Uno spettacolare effetto di luci ha trasformato la Cattedrale di San Tommaso Apostolo in un gigantesco e suggestivo telo da proiezione,
dove video ed immagini dal sapore agrodolce hanno rievocato la storia della gloriosa pallavolo di Ortona.
Presentati dall’esperto giornalista e scrittore sportivo Lorenzo Dallari,
sono stati molti gli ospiti che si sono succeduti sul palco e alcuni ex che non hanno potuto essere della serata hanno inviato un video-messaggio. Dalle vecchie conoscenze Dimitar Pangarov, Hristo Illiev a quelle più recenti come Nico Bruno, Peter Michalovic, Andrea Galliani e l’olimpionico Paolo Nicolai hanno voluto augurare “Buon Compleanno” all’Impavida anche se impegni pregressi non hanno permesso loro di essere presenti di persona. È ormai noto che l’Impavida Ortona ha mosso i primi passi nel piccolo oratorio di Santa Maria delle grazie dove, non avendo spazio a sufficienza per il più popolare calcio, si optò per la pallavolo.
Questo mito, però, è stato subito sfatato dalle “vecchie glorie”, da quei giocatori che furono i primi a chiamarsi “Impavida”. «Padre Camillo era un bravissimo giocatore di calcio» raccontano dal palco, «noi invece eravamo molto scarsi e lui, stufo di veder la sua squadra perdere ad ogni torneo parrocchiale, decise di dirottarci sulla Pallavolo».
Ebbe ragione Padre Camillo. Gli stessi ragazzi perdenti, divennero in breve tempo dei campioni, riscattando tutte le sconfitte subite a Calcio, con sonore vittorie nella pallavolo. Si sono succeduti poi sul palco i fautori della prima serie B
e della prima serie A2.
Qui un poliedrico ed effervescente Alceo Esposito
ha deliziato la platea con esilaranti “aneddoti da spogliatoio” raccontando con ilarità anche della storica rivalità con i cugini della Allegrino Lanciano.
Si è parlato poi dei campioni d’Italia e Dallari ha chiamato sul palco quei “giovani” che vinsero ben due scudetti, uno di categoria Under 16 e l’altro Under 18.
Si toccano a toccare le vette più alte del volley nell’ultimo “blocco” della serata quando si è raccontato della SIECO che affiancando il suo nome quello storico “Impavida” è riuscita a riportare la nostra nel “pre-olimpo” del Volley Nazionale.
Una bella festa, culminata con l’intervento delle autorità: «La ricostruzione di Ortona è passata anche dall’impavida che ha il merito di aver contribuito a questa ricostruzione dal punto di vista sociale. L’Impavida ci ha uniti» queste le parole del Sindaco Leo Castiglione
che ha donato alla società una targa ricordo. Un riconoscimento è arrivato anche dalla Tombesi Calcio a Cinque che proprio come la Sieco Ortona, disputerà il prossimo anno un campionato di Serie A2, ma di Calcio a Cinque.
La SIECO Impavida Ortona aveva molto a cuore la riuscita della festa.
La sua organizzazione curata dalla Impavida Media House che sotto la regia di Mauro Vanni ha coinvolto tantissime persone che si sono messe a disposizione della causa a titolo gratuito. Un ringraziamento a Lorenzo Dallari che ci ha onorati della sua presenza, alla Franchino Service per l’impeccabile lavoro svolto, alle autorità intervenute, ai giornalisti e più in generale a tutti quelli che a vario titolo sono stati parte della serata, dal collaboratore fino al tifoso e allo spettatore occasionale.
Grazie Ortona!
c.s.