L’estate del 2018 verrà ricordata, nel mondo della pallacanestro abruzzese, per la nascita di un progetto unico, quello dell’Unibasket. All’interno di quest’avventura, così particolare nel panorama italiano, c’è un’altra storia da raccontare. È quella di Francesco Marcucci, che deve ancora compiere tredici anni ma ha già raggiunto un importante traguardo: diventare un giocatore dell’Olimpia Milano. Ora toccherà a lui, e a chi gli sta intorno, provare a trasformare questo obiettivo in un nuovo punto di partenza. Le premesse sembrano davvero rosee.
Marcucci ha formalizzato l’accordo con la prestigiosa società lombarda e ne è diventato a tutti gli effetti un giocatore. Il ragazzo è cresciuto nel settore giovanile della We’re Basket e negli anni è stato seguito, in particolare, dal guru Milan Mandaric, che ne ha sviluppato il talento così come ha fatto in passato con tanti ragazzi che oggi infiammano i parquet dell’NBA. Francesco è nato nel dicembre del 2005 e avrebbe già potuto scegliere tra varie destinazioni, dopo i provini con Milano, Bassano, Pesaro e Bologna. L’atmosfera del Forum, la sua magia, il suo prestigio, hanno spinto il ragazzo ad accettare con entusiasmo l’offerta dell’Olimpia, fresca di scudetto. Francesco fu notato come prospetto futuribile all’importante “Torneo della Befana” di Rieti, che lui giocò in prestito con la canotta di Rignano.
Marcucci rimarrà per un’altra stagione in Abruzzo, nel vivaio dell’Unibasket, in modo da finire la scuola media, per poi valutare la possibilità di frequentare le scuole superiori nella foresteria dell’Olimpia Milano. Per quest’anno, dunque, ci sarà la prospettiva di giocare l’Under 14 e l’Under 15 a Pescara e, a cadenza mensile, fare alcuni allenamenti con la società lombarda e partecipare a vari tornei con la canotta dell’Olimpia.
Prima di tutto, dunque, pensare alla scuola. Per alcuni, istruzione e sport non vanno a braccetto e, anzi, si ha sempre paura che le due cose non si possano fare. Francesco, invece, sa che non ci sono alternative: se vuole giocare a pallacanestro e inseguire il suo sogno, deve andare bene a scuola. E così, non solo i voti non peggiorano, anzi, migliorano e la media schizza in alto anche quando la sveglia suona prestissimo per allenarsi anche prima del suono della campanella scolastica. La scuola di pallacanestro è quella di Milan Mandaric, coach balcanico, figura fondamentale nella crescita di Francesco. Un allenatore che da anni collabora con la We’re Basket e che adesso farà lo stesso con l’Unibasket. I video degli allenamenti con il coach fanno il giro del mondo e raccolgono visualizzazioni anche oltreoceano, non solo negli Stati Uniti. Mandaric sul parquet è intransigente, ma con lui si va anche oltre la pallacanestro: prima l’uomo, poi l’atleta. Importante, nella crescita di Francesco, anche l’annata con Tonino Borromeo, storico coach ortonese, che con la sua esperienza sviluppa la capacità del ragazzo di inserirsi nel gruppo e nel gioco di squadra.
Nel destino di Francesco adesso c’è l’Olimpia. Per il ragazzo inizia un’avventura importante, resa possibile dai sacrifici dei genitori che si sobbarcano la fatica del fare la spola tra Pescara e Milano. La Lombardia dista tanti chilometri e volte sembra lontana anche la possibilità di raggiungere i propri sogni. Queste distanze si possono provare a cancellare, con l’impegno e la professionalità. In bocca al lupo Francesco!
A cura di Vincenzo De Fanis