Domenica 16 dicembre a Ortona sono tornati gli zampognari.
Il tradizionale appuntamento di “ PifferAria d’Abruzzi “ è giunto alla settima edizione.
Come tradizione gli zampognari hanno suonano le melodie natalizie alle Madonnelle edicole votive per il centro storico .
Il gruppo dell’ edizione 2018 è costituito da
Mario Canci
Direttore Artistico della manifestazione PifferAria D'Abruzzi , polistrumentista, tenore è controtenore, fondatore e direttore del Collegivm Arniense Teatro degli Strumenti Antichi, e dell'Abrvzzo EtnOrchestra, di Chieti
Aldo D’anastasio
di Ortona direttore dell'orgazzazione del Festival PifferAria appassionato , cultore e ricercatore del mondo zampognaro da più di 20 anni , il suo maestro è Vito Giovannelli.
Luigi Pompomio
da Penne suona la zampogna di Marco Tomassi da circa 10 anni e suona anche la ciaramella di Sans viene dalla scuola di Antonello Di Matteo e Massimiliano Mezzadonna, sono in pensione da 4 anni quotidianamente dedica , almeno quattro ore , allo studio vivo delle
Vincenzo Macedone
da Montorio , attore di teatro e appassionato di storia locale, si avvicinatosi alla musica recitando in rievocazioni storiche di interesse nazionale. Appassionato cultore delle tradizioni popolari, ricerca e porta spesso in scena la tradizione abruzzese con canti e poesie.
Giuliano Angelozzi ,
polistrumentista e ottimo artigiano liutaio di Pianella
Giovanni Di Federico da Roma, generale degli alpini in pensione, appassionato della zampogna da più di 30 anni.
Zampognari e pifferari si sono ritrovati al castello Aragonese , prima tappa in cattedrale , per la benedizione degli strumenti impartita da parroco Don Pino, e per l’omaggio, con il suono delle zampogne, al presepe allestito all'interno della Basilica di San Tommaso Apostolo.
In Piazzetta San Michele altra tappa ; il santo è il protettore delle greggi e della transumanza. “ Quanto i pastori partivano dalla Puglia per la transumanza si recavano a San Michele a Monte Sant' Angelo per invocarne la protezione durante della transumanza e – precisa aldo D’Anastasio – lungo il tragitto si trovano vari altari dedicati a San Michele” .
Suggestivo il passagio del gruppo lungo il corso Vittorio Emanuele
e la sosta all’edicola votiva in Via Cadolini alla madonnina che ha ispirato Dommarco per la poesia dedicata agli "Scopinari " , in dialetto locale non si chiamano zampognari o pifferari ma scopinari .
Dopo la sosta sotto l’albero di natale in piazza della Repubblica ,
in Piazza Plebiscito l'omaggio al monumento canadese " il costo della Pace "
dove Aldo D’Anastasio ha salutato i presenti
( clicca sulla foto per vedere direttamente il saluto )
Sindaco della Città di Ortona , Leo Castiglione ha portato il saluto della citta di Ortona
( clicca sulla foto per vedere direttamente il saluto )
e con Mario Canci ha la presentato i partecipanti
https://youtu.be/2Sbfsb9cJrI?t=231
L'omaggio all’edicola in Piazza Plebiscito
https://youtu.be/2Sbfsb9cJrI?t=368
e poi alla Madonna Acefala incastonata nelle vecchie mura di cinta di Ortona
“ Pifferaria nasce dalla tradizione e il suo nome - PifferAria - deriva pifferari ossia il ome con cui venivano chiamati nel 600 e 700 i” zampognari abruzzesi quando andavano a suonare a roma – come confermato da Canci che ha illustrato le caratteristiche degli strumenti utilizzati il Piffero Ciaramella a la Zampogna – prodotti di un’arte molto accurata e che anche con altri strumenti
( clicca sulla foto per vedere direttamente l'intervista )
che venivano utilizzate all’interni delle “ paranzelle “ gruppi allargagati di “ zampognari “
Le radici di questa questa manifestazione partono dalla madonnina di via Cadolini alla quale Luigi Dommarco ha dedicato la famosa poesia Li Scupinère
e questa manifestazione ad Ortona è nata per rendere omaggio alle madonnelle "
La parte ortonese si è poi conclusa nella Galleria dell'Iper di Ortona.
PifferAria D'Abruzzi , una tradizione che per chi vuole può continuare a seguirla
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