Mercoledi’ 29 maggiio , mentre fuori pioveva , anzi diluviava, dentro la Sala Eden, per 206 soci di Cantina Ortona è arrivata una doccia fredda.
Nel corso dell’assemblea straordinaria convocata per varare un “ aumento di capitale “ e “apportare variazioni allo Satuto Sociale “ hanno appreso dalle parole del Presidente, Massimiliano di Bartolomeo, e del Presidente del Collegio Sindacale,Dott Carlo Ricci, che la Cantina di Ortona, a seguito dell’emorragia di soci non è più in grado di assicurare, con i quantitativi di uve conferibili dai soci rimasti , "un adeguato livello di lavoro che possa permettere una prosecuzione dell’attività ordinaria".
A settembre i soci devono raccogliere le uve, Cantina Ortona non ha i numeri per lavorarle , e la Cantina San Zefferino offre una concreta soluzione al problema.
All’assemblea infatti , sono stati invitati il Presidente della Cantina San Zefferino , Carlo de Iure , ed il direttore della stessa, Dott Angelo Baccile.
De Iure e Baccile hano illustrato ai soci presenti l’opportunità offerta ai soci della Cantina di Ortona di poter conferire le loro uve alla Cantina di San Zefferino accogliendoli come Soci Speciali.
Ai soci speciali provenienti dalla Cantina di Ortona si offrono tutti di servizi dalle cantina, escludendo , per esigenze tecniche, la possibilità di molire le olive, e sospendendo il versamento per il capitale sociale .
Versando solo una tassa di iscrizione di 360 euro i soci di Cantina Ortona a settembre potranno portare le loro uve alla Cantina San zefferino.
Le uve praticamente potranno essere conferite anche presso gli impianti ubicati presso la struttura della Cantina di Ortona.
Gli impianti continueranno a funzionare, però per conto della Cantina di San Zefferino; il pagamento delle uve conferite sarà contabilizzato e pagato dalla Cantina di San Zefferino.
“Cantina di Ortona ha aperto una prima pagina fondamentale in quella che può essere il futuro delle cooperative – afferma il presidente Di Bartolomeo-
creando un presupposto di collaborazione con Cantina San Zefferino al fine di garantire il miglior futuro possibile ai soci, questo per poter far si che ci sia una continuità nel loro lavoro e soprattutto per dimostrare che quando c’è volonta di creare un’unità di intenti e soprattutto di obiettivi i campanili non contano più “
nel dettaglio aggiunge il presidente “ a partire dalla vendemmia 2019 i soci saranno svincolati dall’obbligo di effettuare i conferimenti a Cantina di Ortona e chi decide di aderire a questo progetto potrà aderire a cantina San Zefferino “ e ribadisce “ questo permetterà a Cantina di Ortona di non finire in mano a chi vuole speculare sulla situazione attuale“
Di Bartolomeo sottolinea come nel corso degli anni si è verificata una “ continua emorragia di soci e, date le dimensione della struttura, la cooperativa non può continuare a garantire la possibilità di remunerare in modo continuo, giusto ed equo i soci; con 60.000 quintali di uve lavorate questa struttura ha delle spese che non sono più gestibili, non può garantire adeguate remunerazioni dei soci”
Ringrazia il presidente ed il consiglio di amministrazione della Cantina San Zefferino per quanto offerto ai soci di Cantina Ortona aggiungendo che “ con la San Zefferino si potrà arrivare a fare un buon progetto per il comprensorio di Ortona “
"Tecnicamente- precisa - la cooperativa resterà sempre una cooperativa a mutualità prevalente, cambia la possibilità di lavorare le uve che non sono solo quelle esclusivamente dei suoi soci “ .
La struttura continuerà ed essere funzionante ed operativa ed effettuerà la lavorazione delle uve, però per conto terzi; per la San Zefferino , ma anche per conto di altri.
Il Dott Carlo Ricci, presidente del collegio sindacale della Cantina di Ortona,
che da 17 anni segue le vicende della cooperativa , precisa
“ L’assemblea ha deciso modificare lo statuto al fine di permettere ai soci di poter continuare a svolgere la propria attività e di vedersi comunque remunerata per quello che è il giusto e che meritano, grazie anche ad una sinergia che si è fatta con la Cantina di San Zefferino” e scendendo nel dettaglio tecnico puntualizza “ È stato modificato lo statuto laddove obbligava il socio a conferire tutto il prodotto alla Cantina Sociale di Ortona, adesso il socio non è più obbligato a conferire il prodotto alla Cantina di Ortona
Con la Cantina San Zefferino si è fatto un accordo in virtù del quale la consorella è disposta ad iscrivere i soci della Cantina di Ortona nella Cantina di Caldari , nella sezione di soci speciali, che prevede solo il pagamento della tassa di iscrizione una tantum ( di 360 euro ) con il vantaggio per soci della Cantina di Ortona di continuare a conferire il prodotto nelle strutture di Cantina Ortona per conto della Cantina di Caldari. La liquidazione ed il pagamento saranno effettuati da Cantina San Zefferino”
Andando nel concreto precisa che per i soci di Cantina Ortona “ per la liquidazione della uve conferite nel 2017 l’assemblea ha deciso di portarla a capitale sociale, per la liquidazione delle uve conferite nel 2018 sarà l’assemblea dei soci, a novembre 2019, a decidere cosa fare , il raccolto del 2019 potrà essere conferito nella Cantina di San Zefferino “
Per cui i soci di Cantina di Ortona sino a novembre 2019 non incasseranno alcun importo: il loro credito , per chi aderisce al progetto diventa capitale sociale ,per il raccolto del 2018 tutto fermo sino alla prossima assemblea ( che si terrà appunto a novembre ), per la vendemmia 2019, per chi vorrà potrà essere conferita a Cantina San Zefferino che procederà a pagare con le sue solite scadenze. Cantina Ortona con le attuali strutture si dedicherà esclusivamente alla lavorazione delle uve conto terzi e con i margini che ci saranno cercherà di completare i pagamenti ora sospesi.
