Ad impreziosire il tramonto sullo sfondo del paesaggio che scende fino al porto visibile dalla Passeggiata Orientale di Ortona, è stata l’atmosfera che si è creata con l’arrivo di Raul Montanari sul palco di Giallo di sera a Ortona.
Scrittore e traduttore, Raul Montanari ha pubblicato il suo primo romanzo “Il buio divora la strada” (Leonardo) nel 1991 mentre nel 2008 esce “La prima notte” (Baldini & Castoldi), un libro unico nella sua forma incentrata in una nottata nella quale si dispiega il dialogo tra un uomo e una donna con particolare attenzione ai personaggi più che alla trama. Nel 2010 Montanari ha vinto il Premio Strega Giovani con “Strane cose, domani” e tra le successive pubblicazioni ricordiamo “L’esordiente” (2011) e “Il tempo dell'innocenza” (2012). L’attività di traduttore, alla quale tiene molto, lo ha coinvolto nella traduzione di opere di Seneca, Sofocle, Arthur Schnitzler e Shakespeare.
Tra i temi importanti affrontati, Raul Montanari nel 2015 si è dedicato a quello del bullismo con la pubblicazione di “Il regno degli amici” (Einaudi) incentrato sugli adolescenti e ambientato nel 1982. Invece, l’ultimo romanzo "La vita finora" (Baldini & Castoldi 2018) affronta oltre al bullismo il tema dello scontro generazionale.
Ricordiamo che Raul Montanari nel 2012, per il complesso delle sue attività ha ricevuto il Premio istituzionale della città di Milano. È stato docente presso l'Università Cattolica e a Milano dirige una scuola di scrittura creativa.
Nell’incontro con il pubblico di Giallo di sera a Ortona, Raul Montanari si è raccontato come scrittore e come uomo sensibile e attento, condividendo pensieri e suscitando emozioni. Di sicuro, il ritorno in libreria dopo venticinque anni dalla prima edizione del suo romanzo “La perfezione” per Baldini & Castoldi, è per lui un traguardo carico di tanti valori. Ha raccontato di quando Aldo Busi gli suggerì il titolo considerandolo un romanzo perfetto, dal costrutto impeccabile, la suspense e il contrasto delle atmosfere racchiuse in un’originale prova letteraria che immerge gli elementi del noir metropolitano nella provincia italiana. Un romanzo sull’impossibilità di salvarsi la vita, lo definì una volta la giornalista Daria Bignardi e che oggi l’autore considera una storia in cui l’Amore sconfigge il Male. La nuova edizione, ha raccontato Montanari, è arricchita dall’aggiunta di titoli e brevi trailer all’inizio dei capitoli attraverso i quali si dispiega la storia di due killer, in un tranquillo paese sul lago d’Iseo, che hanno avuto l’incarico l’uno di uccidere l’altro. “La perfezione” ha segnato un punto di partenza nuovo nella narrativa di genere che negli anni Novanta era ancora ghettizzata. Ha cambiare le cose ha contribuito la scrittura diversa e innovativa sua e di autori come Lucarelli e Andrea Pinketts, carica anche di un valore letterario. Il ricordo commosso di Andrea Pinketts è stato inevitabile e ha coinvolto tutta la platea che lo ha ricordato con un applauso.
Un tema caro a Raul Montanari è l’adolescenza e il momento in cui ne ha parlato è stato carico di emozione: ascoltando le sue parole siamo stati ricondotti a quel momento in cui, come ha detto citando Borges, un uomo incontra se stesso. Questo accade per Montanari nell’adolescenza: da quel momento iniziamo a raccontare il romanzo della nostra vita dopo l’infanzia. Lo scrittore si è soffermato anche sul ruolo che lo scrittore ha nel riportare la verità, in un mondo in cui tutti gli altri mezzi di comunicazione ce ne propongono ritratti fasulli. Nei bei libri c’è la verità.
Nei libri di Montanari di sicuro la si può trovare, come nel suo proporsi alle persone con umiltà e con un carattere riflessivo che traspare dal suo volto e dai suoi gesti. Qualità che anche il pubblico di Giallo di sera a Ortona ha apprezzato e non dimenticherà.