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ASTRO&FISICA IN ZOOART - “ la scienza non è lontana dalle nostre vite “

I neodiplomati del liceo scientifico A.Volta : dai lavori svolti durante il Lockdown una “serata divulgativa”

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Il lavoro svolto dai neodiplomati del liceo scientifico di Ortona e Francavilla al Mare durante il lockdown è stato ripreso e  portato al centro di una serata divulgativa fuori dal contesto scolastico .

I docenti di matematica e fisica del liceo scientifico "A,Volta" delle sedi di Ortona e Francavilla al Mare: Lorenzo Di Sante, per la classe 5c di Francavilla al Mare, e Paola Finizio, per le classi 5A e 5B di Ortona – organizzatori della serata -

“ hanno voluto continuare a mantenere vivo al di fuori del contesto scolastico, un rapporto di complicità con i propri alunni che hanno subito dato la propria disponibilità all'evento” del 10 agosto proposto dal fisico Marco Bellomo, ex studente del Volta .

La location di Zooart è stata la cornice ideale per il tipo di format proposto.

“ Non vogliamo palchi, teatri o altro proprio per sottolineare come chi sarà lì a discutere di scienza è proprio la stessa persona con cui bevete una birra o vi fate una risata. - avevano dichiarato gli organizzatori - Dobbiamo far cadere il falso mito degli “scienziati in una torre d’avorio”, ma stimolare l’interesse verso le discipline scientifiche a suon di risate e birre!”

L’incontro è stato ispirato ad un talkshow scientifico senza palco, nè riflettori . “ Il senso della serata è stata la condivisione ed il piacere della divulgazione di argomenti scientifici - precisano - con modalità alla portata di tutti attraverso le domande sardoniche del nostro mediatore scientifico Marco Bellomo e l'ormai superato imbarazzo dei giovani neo diplomati. che non senza qualche esitazione hanno elaborato risposte e proposte di soluzioni su due piedi, nel senso letterale della parola " 

La serata è stata aperta dal fisico Marco Bellomo ,

ha introdotto il concetto di metodo scientifico basato sull'analisi degli errori dei dati raccolti e loro interpretazione, all'interno dei modelli matematici previsionali come avvenuto per Galileo e come tuttora avviene nei centri di ricerca noti come il CERN di Ginevra o semplicemente per capire quali fenomeni fisici intervengono nel moto oscillatorio di una " coda di cavallo" di una teenager che cammina per strada ignara della curiosità che ha suscitato la sua acconciatura.
 


Bellomo ha poi introdotto i neo diplomati, tirandoli in ballo collegando i loro approfondimenti come naturali estensioni di curiosità lasciate distrattamente al pubblico: quali direzioni prediligono i cani rispetto alle linee del campo magnetico terrestre , le orbite dei moduli spaziali lanciati dalla Terra con poco carburante alla conquista dello spazio o l'evoluzione possibile di una pandemia.


 Aurora Di Fabrizio , la neodiplomata della classe 5A del liceo di Ortona , è stata la prima a prendere la parola per illustrare il suo lavoro "interazione tra campi magnetici e batteri magnetotattici" nel dettaglio

" Attraverso l'affiancamento di un opportuno modello matematico alle ben note equazioni di Maxwell, si osserva che sottoponendo i batteri a campi MAGNETICI , diversi da quello terrestre, si induce un campo ELETTRICO, variabile in direzione e verso, che mette in rotazione gli stessi batteri ".

“ La domanda a cui ho voluto rispondere, precisa Aurora Di Fabrizio, è stata " quanto è corretto assumere irrilevante il fenomeno dell'autoinduzione? Come varierebbero il campo elettrico e la velocità angolare dei batteri considerando l'autoinduzione? La risposta è stata tradotta nella risoluzione di un'equazione differenziale in cui la legge di Lentz forniva l'esatto valore della velocità angolare. Con questa simulazione laboratoriale si arriva a comprendere l'errore che si commette ogni qualvolta si trascurano effetti apparentemente secondari, all'interno di una previsione comportamentale, come in questo caso “
 

 


 Chiara Lanzone, neodiplomata della classe 5B del liceo di Ortona, ha illustrato l'andamento di una popolazione nel tempo

"una popolazione non può evolversi all'infinito - ha illustrato ai presenti - per cui si inseriscono parametri o condizionamenti all'interno di un modello matematico ad equazioni differenziali alle condizioni iniziali e che portano a grafici previsionali con diversi possibili scenari"
 

 

- “ I modelli matematici applicati ad un virus rappresentano un tema attualissimo - come illustrato da Girolamo Ascione, neodiplomato della classe 5c del liceo di Francavilla ,che ha fatto vedere “ come cambiando semplicemente una categoria, quella degli asintomatici nel modello SEIR, a differenza del modello SIR , comporta uno scenario completamente differente, attraverso l'analisi dei dati, provenienti dall'andamento della malattia in Cina”

 

 

 Zulli Lorenzo , neodiplomato della classe 5C di Francavilla al Mare, ha fatto della sua grande passione, la musica, un movente per approfondire " Filtri" di frequenze e similari all'interno di un programma per dare musica, fornendo spunti di riflessione su possibili altri utilizzi in campi biomedico.

 


- Serena Cagnola, della classe 5B di Ortona ha parlato delle energie legate alle particelle negli acceleratori come il CERN

ed il suo collega, Manuel Paolucci della 5C di Francavilla al Mare dei corpi celesti e delle Forze gravitazionali che intervengono nel lancio di moduli spaziali e dei punti di "assenza gravitazionale " grazie ai quali è possibile andare , con poco carburante alla scoperta dello spazio.
 


A catturare l’attenzione dei presenti, all'interno della serata , è stata la giovanissima astrofila Laura Totaro della classe 4 del liceo scientifico A.Volta di Ortona

che ha creato interesse tra turisti ed ortonesi curiosi di rincorrere Giove e Saturno in alta risoluzione, con il suo telescopio "Celestron Nexstar 127 Mak SLT", con un rapporto focale di f/12. Nel corso della  serata si è utilizzato  " un obiettivo grandangolare di 25mm " ,

e manualmente si sono seguiti  Giove e Saturno


La chiusura della serata,

è stata affidata ad un "attacco d'arte" come definito da Marco Bellomo, attraverso la creazione di una figura di "Lissajous" , spiegando come l'analisi di oscillazioni possa portare all'analisi dei bisogni educativi speciali e conseguenti strategie didattiche da mettere in campo, auspicando da parte dei docenti, la consapevolezza che la matematica e la fisica possano essere al loro fianco come valido strumento educativo.
 

 

"Raccontare il lavoro che abbiamo sviluppato durante il periodo dell'esame è stata una grande soddisfazione-   conferma Aurora Di Fabrizio-

abbiamo avuto modo di relazionarci con un pubblico diverso, esponendo in maniera più semplice ma concreta il nostro lavoro. L'incontro ha permesso a noi ragazzi di far conoscere agli ascoltatori un lato diverso dell'esame di stato che si è sempre svolto, facendo anche capire il lavoro faticoso che abbiamo dovuto compiere in periodo di quarantena. Questa esperienza è stata la chiusura ideale dell'anno scolastico difficile che abbiamo passato.

Grazie a questa esperienza ho avuto modo di parlare e confrontarmi con un pubblico diverso, che non fosse composto da soli professori. Mi sarà utile a livello universitario per discutere di argomenti di studio con persone che non si trovino nel campo dell'insegnamento.”

“ consiglio ai prossimi diplomati di ripetere l'esperienza. - conclude - credo che esporre in pubblico ci abbia aiutato a concludere un percorso d'esame in bellezza ed anche in modo leggero e spensierato."


 

" L'evento organizzato da Marco Bellomo - Astrofisica in Zooart-  mi ha dato la possibilità di esprimermi in merito al percorso scelto di matematica e fisica discusso per la maturità. - afferma Chiara Lanzone: -  Mi sono occupata di "modelli di crescita e di decadimento" dal punto di vista matematico e poterne discutere difronte ad pubblico vario non è stato facile, ma è stato allo stesso tempo utile, in quanto mi ha permesso di poter spiegare in modo semplice ed immediato concetti matematici.
Mi sarebbe piaciuto che il pubblico fosse stato più numeroso e pronto ad accogliere un evento un pò fuori dagli schemi ma il cui titolo non avrebbe dovuto intimorire nessuno, perché poter discutere anche di materie complesse in una serata d'estate non è detto che sia improprio. Siamo ragazzi e ogni tanto abbiamo bisogno anche di far conoscere e condividere reciprocamente ciò che ci circonda. Per questo consiglio ai futuri maturandi di prendere parte a questi progetti in cui si possono scoprire nuove passioni e in cui si possono trovare anche nuove amicizie.
In fondo è la condivisione che ci unisce !"
 

" É stata una grande soddisfazione – per Serena Cagnola

- aver potuto partecipare all'evento "Astrofisica in zooart" in quanto mi ha dato l'opportunità di poter esporre quello che é stato il mio progetto per la maturità. Gli studi necessari per poter presentare il mio progetto riguardante gli acceleratori di particelle come il CERN mi hanno avvicinata ancora di piú alla fisica e mi ha fatto comprendere che non é solo una materia teorica ma trova applicazioni in molte esperienze di vita quotidiana. La curiosità che questa materia suscita in me mi hanno convinta a proseguire lo studio di questa branca della scienza. Ai prossimi neo diplomati consiglio vivamente di dedicarsi alle proprie passioni e partecipare a questo tipo di eventi in cui , attraverso il dibattito, si riesce ad apprendere e allo stesso tempo esprimere le proprie opinioni."

 

La professoressa di matematica e fisica, Paola Finizio

 

sottolinea come “ questo percorso. iniziato prima a scuola e continuato poi con la didattica a distanza, abbia sollecitato nei ragazzi il piacere di poter trovare risposte a quesiti impossibili solo con l'uso della matematica dei programmi di un liceo e di quello spirito indagatore che contraddistingue questi nostri alunni pronti ad affrontare facoltà scientifiche impegnative con maggiore fiducia e consapevolezza del valore del lavoro svolto e di quello che li attende nell'immediato futuro. “

“Turisti curiosi e giovani promesse della fisica si sono fatti coinvolgere dal dolce incalzare dei quesiti distribuiti con arte ermeneutica da Marco che ha raccolto risposte comunque sempre corrette. - dichiarano gli organizzatori “Siamo restati felicemente sorpresi della naturalezza con cui i ragazzi si sono lasciati coinvolgere in questo talkshow di argomenti scientifici in una sera di agosto tra luci del porto e quella delle stelle e di Saturno tra la vegetazione di Zoart “

In un 2020, che ha visto tutto il mondo fermarsi per contrastare l'avanzata del COVID 19, i giovani sono sempre quelli che trovano la forza di aprire una finestra sul mondo per sognare di renderli un posto migliore, nonostante i tanti errori che il genere umano commette contro sé stesso.
 

da c.s.

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