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“Paese che vai…cialde che trovi”

“Un libro che collega la mente e la gola in un connubio di sensi ed emozioni “ - Sabato 5 settembre, alle 17 a Pratola Peligna la presentazione con tre associazioni ortonesi

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Sabato 5 settembre alle 17:00 presso l'aula consiliare del Comune di Pratola Peligna in via circonvallazione occidentale 10, Massimo Di Prospero presentera' il suo libro " PAESE CHE VAI ...CIALDE CHE TROVI".

“ Un libro che collega la mente e la gola in un connubio di sensi ed emozioni. Una ricerca accurata che ripercorre non solo il percorso storico, ma anche l' accrescimento del valore sociale della tradizione culinaria. L'autore riscopre un nuovo modo di parlare di cucina andando oltre il mero ricettario e valorizzando la ricerca storica. - come precisa Debora Dell'Osa , dottoressa in scienze della comunicazione , moderatrice della presentazione, sottolineando come - “ la tradizione Italiana vede la cucina come momento di aggregazione. Soprattutto in questo periodo abbiamo riscoperto il valore del cibo tradizionale, della cucina fatta in casa.
Il caffè come anche il dolce vede sempre la famiglia riunita.
Una sorta di rito quello del caffè come anche quello del fare o mangiare un dolce insieme che smuove ricordi legate a sensi ed emozioni. Non é un caso se associamo nomi simili agli oggetti ricorrenti di tali riti... Ma per averne una discernimento completo bisognerebbe leggere il libro “

Alla presentazione interverranno tre associazioni ortonesi: 

- L’Associazione Culturale Sportiva Giovanile Olimpia, con il suo presidente Annamaria di Lorenzo.

Olimpia è l’associazione che organizza oltre a un recital di poesie, anche un concorso di dolci per conservare le tradizioni popolari dell’arte della cucina antica.

“ In una di queste manifestazioni ho avuto l’occasione di conoscere Massimo “ e da qui è nato il legame con l’autore -  come precisa Annamaria Di Lorenzo - Massimo Di Prospero, ha scritto questo libro con uno scopo ben preciso: quello di non perdere le tradizioni tramandate dai nostri avi nel corso dei secoli. “

- L’Associazione Culturale Experio con il suo presidente Maria Luisa Orlandi che ha formito un contributo archeologico, inserito nel testo della pubblicazione , riguardante “ reperti del periodo arcaico abruzzese che sottolineano il forte legame con il cibo: uno di questi è la statuina della Dea di Rapino che presenta una focaccia di grano simile alla famosa pizzella “

L’Associazione culturale gli Amici della Nevola Onlus di Ortona con il suo presidente Domenico Iubatti .

Interverrano inoltre:

- Chiara Di Gioacchino presidente della Proloco di Sorgo Amici della Nivola di Tagliacozzo

- Gianni D’Amario Coordinatore regionale Accademia Italiana della Cucina

Presentazione prefazione curata dalla dottressa Rosa Giammarco Presidente dell’associazione Italia nostra Sez Sulmona e Castel di Sangro

L’autore Massimo Di Prospero

nasce a Sulmona il 12 febbraio 1973, geometra nell’azienda di famiglia, attualmente collabora con la proloco di Pratola Peligna ed anche con altre associazioni del territorio. Persona eclettica, creativa e futurista. Organizzatore di eventi culturali. Ama molto scrivere racconti, fiabe e poesie.

Ha partecipato a diversi recital e concorsi di poesie vincendo segnalazioni con merito e menzioni d’onore

“ L’Abruzzo come ogni altra regione è ricca di tradizioni, soprattutto quelle culinarie, sono una eredità: l’identità di una comunità. Per la società post-moderna è intesa come un’ampia schiera di credenze, pratiche e usanze tramandate dalle generazioni precedenti. Per essere tale è indispensabile una continuità graduale nel tempo. - sottolinea l’autore nella sua pubblicazione - con le associazioni, operatori e attori dei vari comuni, abbiamo deciso di fare rete affinché si possa rilanciare e tramandare alle nuove generazioni, con scambi culturali, quella che è l’eccellenza del nostro territorio, del nostro Abruzzo, ossia il dolce simbolo che ci rappresenta nell’Italia e nel mondo: la pizzella, un dolce che può essere considerato a pieno titolo patrimonio dell’umanità. Sta a noi salvaguardarla. “

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