Qualche giorno fa, a malincuore, abbiamo dovuto riscontrare l’ennesimo abbandono di rifiuti lungo la litoranea Postilli-Foro. Questa volta però, in mezzo al degrado, sono stati lasciati libri di testo ed il mitico dizionario di latino “Campanini-Carboni”. Non vogliamo pensare che chi li ha usati sui banchi di scuola abbia poi deciso di accomunarli a plastica, lattine e rifiuti di ogni genere. Del caso se ne occuperà la Polizia Municipale poiché su copertine e pagine sono indicati i nomi, cognomi e le classi scolastiche.
La situazione di questa strada è arcinota: i “marciapiedi” (se così si possono chiamare) non sono fruibili ed i pedoni camminano in mezzo alla strada dove solo poche auto rispettano il limite utopistico dei 30km/h. La rigogliosa vegetazione impedisce la visibilità della cartellonistica che in alcuni casi sta subendo le ingiurie del tempo. La mancanza di parcheggi obbliga i bagnanti ad occupare con le auto i suddetti “marciapiedi” nonostante i divieti di sosta. Da qualche tempo anche le rampe del sottopasso sono diventate parcheggi abusivi. In altri punti la situazione è tale da impedire l’eventuale passaggio dei mezzi di soccorso. Alcune case di residenti non sono mai state raggiunte dalla litoranea (costo 8 milioni di euro) con notevoli disagi per chi vi abita. La mancanza di illuminazione completa il quadro desolante.
Tanti turisti affollano l’estate questa zona, tutti apprezzano la bellezza selvaggia del posto ma in diversi sottolineano e si sono lamentati del fatto di non poter camminare tranquillamente sulla litoranea perché senza marciapiedi e dell’incuria del bene pubblico.
In questi anni, tutte le situazioni descritte sono state più volte segnalate ma i riscontri sono stati minimi. Pare che dobbiamo attendere come un Messia la realizzazione della nuova pista ciclopedonale. Però ad oggi ci risulta essere in atto la gara per l’aggiudicazione della progettazione del solo tratto che va dal Peticcio sino al Lido Riccio (e non oltre) con tutte le incognite dovute al passaggio nelle gallerie; mentre il tratto dal Lido Riccio a Francavilla è ancora nel libro dei sogni.
Insomma…chi vivrà, vedrà.
c.s. Associazione TorreForo